mercoledì 1 ottobre 2014

pc 1 ottobre - Processi ai padroni assassini AMIANTO BREDA ANSALDO - MARLANE PRAIA A MARE... mentre si avvicina la nuova udienza del 16 ottobre della 'Madre di tutti i processi': il processo ILVA a padron RIVA e complici - segue comunicato di proletari comunisti

1.    AMIANTO: DIRIGENTI BREDA/ANSALDO IMPUTATI DELLA MORTE DI DECINE DI LAVORATORI

Si è svolto il 26 settembre davanti alla nona sezione penale (Il Giudice designato è la Presidente della 9° Sezione Penale del Tribunale di Milano, Dr.ssa Anna Introini, il P.M. il dott. Nicola Balice), nell’Aula n. 9 la prima udienza del processo contro i dirigenti della BredaTermomeccanica/Ansaldo imputati della morte per amianto di 11 lavoratori e lesioni gravissime di un 12° (ancora vivo).
Nell’udienza di oggi si sono costituiti come parti civili la FIOM-CGIL di Milano e l’Associazione Italiana Esposti Amianto, mentre erano stati già ammessi come parti civili i famigliari e gli eredi dei lavoratori deceduti, il nostro Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio e Medicina Democratica, entrambi difesi e assistiti dall’avvocata Laura Mara, oltre all’Inail e Regione Lombardia.

2.   PROCESSO MARLANE DI PRAIA A MARE: IL PUBBLICO MINISTERO CHIEDE LA CONDANNA DEI RESPONSABILI

Sono oltre un centinaio gli operai morti alla Marlane di Praia a Mare (Cosenza) causa l’esposizione a sostanze tossiche e cancerogene.
Il processo è iniziato nel 2010 ed ora finalmente sta giungendo a conclusione (in primo grado) con la richiesta della Procura presso il Tribunale di Paola. I PM Paola Maria Camodeca e Linda Gambassi hanno chiesto la condanna, a 6 anni di reclusione, anche per Pietro Marzotto, ex presidente del gruppo, per disastro ambientale.
Sono migliaia i morti ogni anno per malattie professionali e per infortuni sul lavoro. Il processo di Paola ce lo ricorda, ma non sembra che vi sia un grande ascolto e interesse da parte di chi deve intervenire per fare cessare la strage. Anzi, i tentativi di liberalizzazione e di diminuzione dei diritti sul lavoro, si stanno facendo più frequenti: non accettiamoli: basta morti sul lavoro!

I processi contro i padroni assassini devono essere occasione per una partecipazione solidale e di massa e non lasciarli a giudici e avvocati - i familiari e gli organismi che sono direttamente interessati, devono superare il loro aspetto particolare e unirsi nella RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA E SALUTE SUI POSTI DI LAVORO E SUL TERRITORIO PER CONDURRE INSIEME LA BATTAGLIA 

I SINDACATI  CONFEDERALI SI PRESENTANO PARTE CIVILE - QUANDO NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI SONO STATI E SONO COMPLICI DEI PADRONI ASSASSINI

I SINDACATI DI BASE  GRANDI O PICCOLI CHE SIANO FANNO POCO NIENTE IN OCCASIONE DEI PROCESSI TRANNE LO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE SEMPRE OVUNQUE E ALTRE REALTA' SINDACALI IN ALCUNE CITTA', VEDI USI ECC.

MA I PROCESSI SONO GRANDI OCCASIONI - CI INSEGNA LENIN - PER LA DENUNCIA POLITICA TRA LE FILE OPERAIE E POPOLARI E PER INDICARE A TUTTI CHE L'UNICA SOLUZIONE E' l'abbattimento del capitalismo e che l'unica giustizia è quella proletaria!

Questo nel nostro paese è la linea e l'azione di Proletari Comunisti-PCmaoista Italia. Linea e azione alternativa ai gruppi opportunisti, economicisti, dottrinari e al rivoluzionarismo piccolo borghese

proletari comunisti-PCm Italia
1 ottobre 2014

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