(Dal fatto
quotidiano)
I cacciabombardieri israeliani voleranno presto dai cieli
di Gaza a quelli della Sardegna per condurre
esercitazioni di bombardamento insieme all’aviazione italiana e Nato.
La notizia lanciata giorni fa dall’Unione Sarda sulla base di
documenti militari ufficiali, trova conferma nelle informazioni ottenute
dal IlFattoQuotidiano.it. Il “Programma esercitazioni a fuoco
secondo semestre 2014″ del Reparto Sperimentale Standardizzazione al Tiro Aereo
– Air Weapon Training Installation (Rssta-Awti), datato 3 marzo 2014, prevede
che gli F-15 e gli F-16 dell’Israeli Air Force vengano al poligono
di Capo Frasca (Oristano) a sganciare bombe inerti da una
tonnellata.
Il documento non specifica le date della trasferta israeliana, ma lo Stato
Maggiore della Difesa e l’Aeronautica Militare confermano la presenza
programmata dell’aviazione israeliana in Sardegna per l’annuale
esercitazione bilaterale “Vega” che solitamente si tiene tra ottobre e novembre con base
all’aereoporto militare di Decimomannu (Cagliari), da cui
dipende il campo di bombardamento di Capo Frasca.
Il ministero della Difesa, interpellato in merito, non ha rilasciato
commenti. La questione è stata sollevata anche al ministero degli Esteri in un
incontro tra il vice della Mogherini, Lapo Pistelli, e le
associazioni pacifiste e disarmiste che chiedono al governo italiano lo stop
immediato al supporto militare e alle forniture belliche a Israele, illegali
per la legge italiana in quanto destinate a un Paese in guerra. Forniture che
non si limitano agli ormai noti cacciabombardieri da
addestramento M346 dell’Alenia Aermacchi – utilizzabili anche in “ruoli
operativi” – ma che riguardano anche sistemi d’arma che già oggi vengono usati
da Israele nella Striscia di Gaza.
Tra questi i potenti cannoni navali da 76 millimetri prodotti dalla Oto
Melara (Finmeccania) montati sulle motocannoniere israeliane classe Sa’ar e
ampiamente utilizzati in questi giorni per martellare la Striscia dal mare. Un
altro esempio sono i sensori radar Gabbiano prodotti
dalla Selex Galilelo (Finmeccanica), fondamentale
equipaggiamento dei micidiali droni israeliani Hermes, regolarmente
usati a Gaza per compiere bombardamenti missilistici – per la gioia
dell’azienda produttrice Elbit, le cui azioni sono salite
alle stelle dall’inizio del nuovo conflitto.
Esercitazioni aeree congiunte e forniture militari rientrano nel quadro
degli accordi bilaterali di cooperazione militare stretti tra Roma e
Tel Aviv nel 2005 (governo Berlusconi) e nel 2012 (governo Monti): accordi di
cui in questi giorni di guerra le opposizioni, Sel e Cinquestelle,
chiedono l’immediata sospensione.
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