martedì 29 luglio 2014

pc 29 luglio - Industria bellica industria di morte anche per amianto - il caso Augusta

Si allarga l'inchiesta della procura di Torino sui veicoli AgustaWestland prodotti dai primi anni Novanta in poi. L'accusa è di disastro colposo - massimiliano peggiotorino
La procura allarga l'indagine sulla presenza di amianto negli elicotteri AgustaWestland, prodotti dai primi anni Novanta in poi. Il procuratore Raffaele Guariniello ha inviato nei giorni scorsi 11 avvisi a comparire ai
vertici della società controllata da Finmeccanica che si sono succeduti negli anni. Gli avvisi riguardano sei manager che hanno ricoperto l'incarico di presidenti del consiglio di amministrazione, tre amministratori delegati e due direttori generali.

L'accusa della procura di Torino è di disastro colposo: per avere cagionato un disastro e messo in pericolo la vita e l'integrità fisica delle persone che hanno operato sugli elicotteri in dotazione a varie amministrazioni
dello Stato, tra cui esercito, marina militare, aeronautica, carabinieri, polizia, finanza, vigili del fuoco, corpo forestale. I vertici dell'azienda, secondo le ipotesi del pm, non avrebbero fornito informazioni corrette sulla
presenza di amianto nei componenti utilizzati per produrre i mezzi, sottovalutando i rischi per la salute, in un periodo in cui era già noto il pericolo dell'amianto. I componenti sotto accusa sono soprattutto pezzi
meccanici, guarnizioni, collettori. Ad esempio, secondo documenti già noti, i rischi collegati ai modelli AB
206, AB 205, AB 212, AB 212 AS, AB 412, sarebbero riferiti all'amianto contenuto in guarnizioni, condotti, tubi, e pastiglie dei freni. Negli elicotteri SH-3D; HH-3F, l'amianto sarebbe presente nelle pastiglie dei freni, ruote e rotore.

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