Si allarga l'inchiesta della procura di Torino sui veicoli AgustaWestland
prodotti dai primi anni Novanta in poi. L'accusa è di disastro
colposo - massimiliano peggiotorino
La procura allarga
l'indagine sulla presenza di amianto negli elicotteri AgustaWestland,
prodotti dai primi anni Novanta in poi. Il procuratore Raffaele Guariniello
ha inviato nei giorni scorsi 11 avvisi a comparire ai
vertici della società
controllata da Finmeccanica che si sono succeduti negli anni. Gli avvisi
riguardano sei manager che hanno ricoperto l'incarico di presidenti del
consiglio di amministrazione, tre amministratori delegati e due direttori
generali.
L'accusa della procura di Torino è di disastro colposo:
per avere cagionato un disastro e messo in pericolo la vita e l'integrità
fisica delle persone che hanno operato sugli elicotteri in dotazione a varie
amministrazioni
dello Stato, tra cui esercito, marina militare, aeronautica,
carabinieri, polizia, finanza, vigili del fuoco, corpo forestale. I vertici
dell'azienda, secondo le ipotesi del pm, non avrebbero fornito informazioni
corrette sulla
presenza di amianto nei componenti utilizzati per produrre i
mezzi, sottovalutando i rischi per la salute, in un periodo in cui era già
noto il pericolo dell'amianto. I componenti sotto accusa sono soprattutto
pezzi
meccanici, guarnizioni, collettori. Ad esempio, secondo
documenti già noti, i rischi collegati ai modelli AB
206, AB 205, AB 212, AB
212 AS, AB 412, sarebbero riferiti all'amianto contenuto in guarnizioni,
condotti, tubi, e pastiglie dei freni. Negli elicotteri SH-3D; HH-3F,
l'amianto sarebbe presente nelle pastiglie dei freni, ruote e
rotore.
Nessun commento:
Posta un commento