Trani, la polizia sequestra lo striscione del corteo
'Stop Bombing Gaza'
Ieri sera
era in programma a Trani un corteo in solidarietà con il popolo palestinese, al
quale abbiamo aderito. Una volta arrivati in piazza abbiamo srotolato uno
striscione con su scritto “Israel Terrorist - Free Gaza” e siamo stati
immediatamente accerchiati da 10 poliziotti in borghese (presenza eccessiva
oltre che ridicola in un corteo che non raggiungeva il centinaio di persone)
che hanno sequestrato lo striscione. Ne è nata una discussione in cui il
dirigente di polizia minacciava di denunciare chi aveva organizzato il corteo e
richiesto le autorizzazioni in questura e di non far partire il corteo. Altri
suoi colleghi hanno farfugliato frasi disconnesse come “lo dite voi che c’è la
libertà di stampa” – “va bene manifestare ma non si deve offendere nessuno” –
“Israele non può essere terrorista perché è uno stato riconosciuto” – “No ma
anche io sono d’accordo con voi ma questo striscione non si può esporre”.
Non essendo
noi gli organizzatori del corteo, abbiamo quindi deciso di tutelare lo
svolgimento dell’iniziativa e lasciare che si prendessero lo striscione. Non ci
aspettavamo di certo che la polizia italiana si proponesse come avanguardia per
una terza Intifada, ma ancora una volta è stato evidente come in questo Paese
non sia possibile denunciare la politica criminale dello stato Sionista e come
i membri delle forze dell’ordine siano i più fedeli sostenitori dei carnefici
in ogni realtà e contesto di lotta, superando se stessi con il rendersi
complici del massacro in atto nella Striscia Di Gaza.
Ci
chiediamo, sulla base dello stesso principio, se saranno attuati provvedimenti
contro tutti coloro che soprattutto sul web, legittimamente, definiscono
“terrorista” Israele.
Ogni altra
considerazione a riguardo sarebbe superflua, lasciamo giudicare a voi.
Collettivo
Exit
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