"Lo schiavo romano era legato da catene al suo proprietario, il salariato è legato al
suo da fili invisibili..." scrive Marx nel Capitale.
E i padroni se le inventano proprio tutte per affinare lo sfruttamento
degli operai in fabbrica e allargare il tempo di lavoro finalizzato
all'estrazione di sempre più plusvalore, così come fa l'a.d. della Fincantieri, Bono, che vorrebbe ricorrere a "fili invisibilmente moderni" come i
microchip negli scarponi degli operai.
Ma i padroni sappiano che "la rivoluzione cui dovremo
arrivare" necessariamente è quella con cui la classe operaia spezzerà
definitivamente tutte i "fili invisibili" del sistema capitalistico.
*****************
Un microchip negli scarponi degli operai, l'idea dell'Ad Fincantieri
Trieste, 30 lug. (TMNews) -
Microchip negli scarponi dei lavoratori Fincantieri.
L'idea è di Giuseppe Bono, amministratore delegato del gruppo, che ne ha parlato
nell'audizione in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
L'idea è di Giuseppe Bono, amministratore delegato del gruppo, che ne ha parlato
nell'audizione in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.
"Noi - ha detto Bono, con un
pizzico d'ironia, parlando del rapporto con i sindacati
e dell'eccessivo antagonismo in fabbrica - abbiamo già messo le verifiche delle entrate e
delle uscite; non solo, fosse per noi metteremmo microchip negli scarponi
dei lavoratori per sapere dove sono esattamente, quando lavorano sulle navi,
specie quandoaccadono inconvenienti: sarà una rivoluzione che ci contesteranno,
ma ci dovremo arrivare".
e dell'eccessivo antagonismo in fabbrica - abbiamo già messo le verifiche delle entrate e
delle uscite; non solo, fosse per noi metteremmo microchip negli scarponi
dei lavoratori per sapere dove sono esattamente, quando lavorano sulle navi,
specie quandoaccadono inconvenienti: sarà una rivoluzione che ci contesteranno,
ma ci dovremo arrivare".
Nessun commento:
Posta un commento