Roma, lunedì ventinove
luglio: la città si sveglia imbrattata da scritte razziste contro gli ebrei,
firmate da croci celtiche e svastiche.
Un atto esecrabile, senza dubbio da
condannare: i fascisti sono ancora e sempre liberi di fare tutto ciò che
vogliono, senza che nessuno abbia da fargliela pagare come si conviene.
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