TEL AVIV -
Alla nuova notte di guerra segue un mattino senza pace nella Striscia di
Gaza. Secondo fonti ufficiali selle autorità sanitarie, in questo
martedì 29 luglio almeno 100 palestinesi hanno già perso la vita a causa
dei raid aerei e dei colpi di mortaio israeliani. Il ministero della
Salute di Gaza, citato dall'agenzia Maan, diffonde un dato: sono 5mila
le case completamente distrutte nella Striscia di Gaza, altre decine di
migliaia parzialmente danneggiate.
Colpita durante i raid israeliani, è ferma l'unica centrale
elettrica, che fornisce i due terzi del fabbisogno energetico di Gaza e
di molte aree dell'enclave. "Ha cessato di funzionare per un
bombardamento che ha danneggiato il generatore di vapore prima di
coinvolgere le riserve di carburante, che hanno preso fuoco" ha spiegato
Fathi al-Sheikh Khalil, vice presidente dell'Autorità per l'Energia.
Secondo palestinesi che abitano nelle vicinanze, i depositi di
combustibile sono in fiamme da diverse ore e per il momento non è
possibile spegnere l'incendio. La scorsa notte numerosi quartieri di
Gaza sono piombati nell'oscurità.
L'impianto era già stato colpito la scorsa settimana e funzionava al 20% del suo rendimento, fornendo solo un paio d'ore di energia ai residenti di Gaza. "La centrale è morta" ha dichiarato il direttore Mohammed al-Sharif. Nonostante numerosi quartieri fossero immersi nell'oscurità e i raid dell'aviazione israeliana, nella notte 20 mila persone hanno dovuto lasciare i rioni di Izet Abed Rabbo (vicino al campo profughi di Jabalya) e Zaitun (a est di Gaza) invitati da Israele ad abbandonare immediatamente le loro abitazioni. Aumenta così il numero degli sfollati di Gaza, già oltre i 200 mila, su una popolazione di 1,8 milioni. Persone che cercano adesso ospitalità da congiunti o riparo in scuole pubbliche.
L'impianto era già stato colpito la scorsa settimana e funzionava al 20% del suo rendimento, fornendo solo un paio d'ore di energia ai residenti di Gaza. "La centrale è morta" ha dichiarato il direttore Mohammed al-Sharif. Nonostante numerosi quartieri fossero immersi nell'oscurità e i raid dell'aviazione israeliana, nella notte 20 mila persone hanno dovuto lasciare i rioni di Izet Abed Rabbo (vicino al campo profughi di Jabalya) e Zaitun (a est di Gaza) invitati da Israele ad abbandonare immediatamente le loro abitazioni. Aumenta così il numero degli sfollati di Gaza, già oltre i 200 mila, su una popolazione di 1,8 milioni. Persone che cercano adesso ospitalità da congiunti o riparo in scuole pubbliche.
Ismail Haniyeh era apparso il 21 luglio sul canale tv di Hamas per
ribadire le condizioni del movimento islamista in vista di un cessate
il fuoco con Israele: la revoca del blocco israeliano e la liberazione
dei miliziani prigionieri.
Un bambino palestinese di sei anni è morto nell'ospedale di Arish, in Egitto, dove era ricoverato per le gravi ferite riportate a Gaza. Lo si appreso da fonti informate. Oltre al bambino è morta per la gravità delle ferite anche una donna di 46 anni.
Supera così quota 1.200 il bilancio dei morti palestinesi dall'inizio dell'operazione israeliana, l'8 luglio scorso. Sono 55 le vittime israeliane, di cui 52 soldati.
Hamas: "Prenderemo in considerazione un cessate il fuoco - aggiunge Zuhri - quando Israele si impegnerà a rispettarlo a sua volta, con garanzie internazionali".
"Un bambino ucciso ogni ora". Del resto, il dramma dei bambini uccisi a Gaza assume proporzioni sempre più catastrofiche. Un palestinese su 4 ucciso nel conflitto è un bambino e, in media, ogni ora ne viene ucciso uno. A fornire i dati è Save the Children, che sottolinea come almeno 194mila hanno attualmente bisogno di supporto psicologico specialistico, avendo, in molti, assistito alla morte, ferimento e sfollamento di familiari. Più di 100mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case e a rifugiarsi, in maggioranza, in scuole in cui dovrebbero tenersi le lezioni quando l'anno scolastico ricomincerà. Centotrenta scuole sono state danneggiate e 22 strutture sanitarie sono state distrutte o hanno subito seri danni.
Un bambino palestinese di sei anni è morto nell'ospedale di Arish, in Egitto, dove era ricoverato per le gravi ferite riportate a Gaza. Lo si appreso da fonti informate. Oltre al bambino è morta per la gravità delle ferite anche una donna di 46 anni.
Supera così quota 1.200 il bilancio dei morti palestinesi dall'inizio dell'operazione israeliana, l'8 luglio scorso. Sono 55 le vittime israeliane, di cui 52 soldati.
Hamas: "Prenderemo in considerazione un cessate il fuoco - aggiunge Zuhri - quando Israele si impegnerà a rispettarlo a sua volta, con garanzie internazionali".
"Un bambino ucciso ogni ora". Del resto, il dramma dei bambini uccisi a Gaza assume proporzioni sempre più catastrofiche. Un palestinese su 4 ucciso nel conflitto è un bambino e, in media, ogni ora ne viene ucciso uno. A fornire i dati è Save the Children, che sottolinea come almeno 194mila hanno attualmente bisogno di supporto psicologico specialistico, avendo, in molti, assistito alla morte, ferimento e sfollamento di familiari. Più di 100mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case e a rifugiarsi, in maggioranza, in scuole in cui dovrebbero tenersi le lezioni quando l'anno scolastico ricomincerà. Centotrenta scuole sono state danneggiate e 22 strutture sanitarie sono state distrutte o hanno subito seri danni.
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