Mentre ai lavoratori e alle
masse popolari del Paese, in nome dei profitti
di banche e padroni, Stato e
governi impongono sacrifici su sacrifici, disoccupazione,
malasanità, miseria e lutto, e un aumento pauroso della povertà
Corruzione,
malaffare, arricchimento illecito e ruberie di ogni sorta
continuano
allegramente a dilagare nelle istituzioni italiane, dal nord al sud,
a
cominciare dalla Sicilia, che detiene il primato
97 i parlamentari della regione
siciliana, di centrodestra e di centrosinistra, di cui 83 dei 90
deputati delle precedenti legislature, indagati dalla magistratura
per peculato, per “spese pazze” coi fondi pubblici.
Tra loro
anche l’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, l’ex
presidente dell’Ars Francesco Cascio, i deputati Nino Dina,
Salvatore Cordaro, Gaspare Vitrano, Massimo Ferrara, Franco Mineo;
inoltre, il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo, Bernardo
Mattarella, Cateno De Luca, Riccardo Savona, Lino Leanza, Paolo
Ruggirello, Salvino Pantuso, Carmelo Curenti, Alessandro Aricò,
Salvatore Lentini, Antonino Dina,Francesco Musotto, il presidente
dell’ARS – Giovanni Ardizzone, poi, Antonello Cracolici-ex
capogruppo del Pd e finanche Davide Faraone – renziano, deputato
nazionale del Pd, responsabile del Welfare.
L’ennesimo furto, sulla pelle
dei cittadini siciliani, ammonta a 53 milioni di euro, tra il 2009
al 2012, spesi per l’acquisto di cravatte,borse firmate,
biancheria intima griffata, soggiorni in albergo a cinque stelle,
gioielli, argenteria,automobili ecc. .
E ciò che è ancora più
CRIMINALE e che a fronte del “ladrocinio di Stato” e delle
politiche da “macelleria sociale”, alla giusta ribellione
degli operai, dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, dei
cassintegrati, degli esodati, degli studenti, dei giovani, delle
donne, Stato e governi dei padroni rispondono con la repressione e
la criminalizzazione del dissenso e delle lotte sociali.
Contro i ladri di stato, i veri
criminali,
Contro miseria,
precarietà,disoccupazione e carovita,
con questi governi facciamo
finita!
E’ necessaria una grande
protesta che assedi i palazzi del potere, una rivolta popolare, per
liberarsi dal marciume politico-istituzionale-padronale, altro che
nuove elezioni per il ricambio del “comitato d’affari” della
borghesia al potere!
Serve una lotta prolungata,
senza tregua, per il lavoro, i diritti, la casa, l’istruzione e
l’assistenza sanitaria, gratuiti, i servizi sociali, ecc..
Le donne, soprattutto quelle
proletarie, le più povere, che sono quelle che subiscono/pagano
maggiormente i costi, anche con la vita, della crisi e di questa
barbara società,devono essere in prima fila in questa grande
battaglia per una vita dignitosa e una società umana.
Giovedì pomeriggio, 23 gennaio
2014, anche le lavoratrici e le ex pulizieri, del Policlinico, da
tempo in lotta per i propri diritti, scenderanno in piazza, insieme
agli operai della Fiat, alle precarie/precari delle coop. sociali,
alle lavoratrici della scuola e del comune, alle disoccupate, alle
giovani, per partecipare al sit-in organizzato dal Coordinamento
provinciale dello SLAI Cobas per il sindacato di classe davanti la
presidenza della regione e invitano tutte le lavoratrici, le operaie,
le disoccupate, le precarie, le giovani, a partecipare e a dare la
loro forza
Lavoratrici ed ex
puliziere/SLAI Cobas per il sindacato di classe - Policlinico
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