Partito il Presidio alla Regione degli operai Fiat di Termini Imerese
Comunicato
stampa
Palermo 21
gennaio 2014
Presidio alla
Regione degli operai Fiat di Termini Imerese
Ieri
pomeriggio gli operai dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, organizzati al
di fuori delle organizzazioni sindacali confederali, hanno dato vita al presidio
annunciato nei giorni scorsi come primo momento di una lunga serie di iniziative
che devono arrivare almeno fino al 31 gennaio, giorno del previsto incontro che
si terrà a Roma tra il ministero e le organizzazioni sindacali confederali, in
concomitanza con il presidio degli operai in corso a Termini Imerese.
In una
giornata in cui il tempo è stato davvero inclemente è stato montato un gazebo
come segnale della volontà di tenere sotto controllo le manovre di questi
giorni, sia della Fiat che del governo e della Regione, dato che la soluzione di
questa vertenza dipenderà dagli operai che se ne dovranno fare protagonisti
diretti. Nessuno al loro posto ha davvero l'interesse a trovare una via d'uscita
ad una situazione che si trascina da anni e diventa ogni giorno peggiore. Due
anni di cassa integrazione hanno inciso pesantemente sulle condizioni di vita
delle famiglie di questi operai e la fine della cassa in deroga annunciata per
giugno 2014 lascia tutti senza prospettive.
Ripartendo,
infatti, dalle prime parole d'ordine riportate anche negli striscioni attaccati
ieri: “No alla Cig in deroga – Riprendiamoci la fabbrica” e “La Fiat compra
Chrysler e chiude Termini Imerese” è stata fatta una prima assemblea nella quale
è stata ribadita la necessità di un “piano di lavoro” di lunga durata che dia un
senso al presidio e che dovrà in questi giorni cercare di raccogliere altri
operai, con volantinaggi e affissione di locandine, solidarizzare con le altre
lotte dei lavoratori, far conoscere all'opinione pubblica i termini di questa
vertenza che significa innanzi tutto aver dato tanti soldi a fondo perduto alla
Fiat che alla fine sta portando al licenziamento di 1200 operai tra Fiat e
indotto, chiedere un incontro con il presidente della regione Crocetta per
presentare le proprie proposte. Gli operai del presidio vogliono parlare con il
presidente Crocetta le cui parole espresse l'altro giorno davanti la fabbrica se
non seguite da fatti concreti reali e immediati rimangono l'ennesimo proclama di
cui è piena l'esperienza degli operai.
Slai Cobas per
il sindacato di classe
Via G. del
Duca, 4 Palermo
338.7708110
due giorni dei senza casa a Palermo: in centinaia presidiano la Prefettura poi corteo
due giorni di iniziative lanciata dal Comitato Prendocasa Palermo.
un presidio di centinaia di occupanti e di senza casa ha urlato la propria voglia di conquistarsi un diritto all'abitare negato in una città, Palermo, che ha una lista di attesa per l'assegnazione di alloggi popolari che supera le 10000 famiglie.
Poi un corteo attraverserà le vie del centro storico per affermare il percorso che da mesi decine di famiglie hanno intrapreso per riappropriarsi di un tetto e di un diritto a vivere la propria città in maniera degna, svincolata dai ricatti dell'affitto e dell'austerity. Il corteo terminerà sotto il convento occupato a piazza Venezia circa un mese fa, ora sotto minaccia di sgombero.
un presidio di centinaia di occupanti e di senza casa ha urlato la propria voglia di conquistarsi un diritto all'abitare negato in una città, Palermo, che ha una lista di attesa per l'assegnazione di alloggi popolari che supera le 10000 famiglie.
Poi un corteo attraverserà le vie del centro storico per affermare il percorso che da mesi decine di famiglie hanno intrapreso per riappropriarsi di un tetto e di un diritto a vivere la propria città in maniera degna, svincolata dai ricatti dell'affitto e dell'austerity. Il corteo terminerà sotto il convento occupato a piazza Venezia circa un mese fa, ora sotto minaccia di sgombero.
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