PIATTAFORMAIn continuità con lo sciopero generale del 18 ottobre, riprende la mobilitazione dei lavoratori sulle rivendicazioni della piattaforma nazionale che comprende temi di estrema attualità: RAPPRESENTANZA, LICENZIAMENTI, SICUREZZA (ILVA), PRECARIETA’, SALARIO GARANTITO ecc. (in allegato).Ripartiremo martedì 21 gennaio, nell’ambito della settimana di iniziative denominata "Ribaltiamo l'austerity", con iniziative in diversi punti della città, dove saranno presenti operai della logistica della Lombardini, gli operai metalmeccanici Technymon, TenarisDalmine, per riprendere l'assedio ai palazzi del potere iniziato con la grande manifestazione di Roma del 19 ottobre.Le nostre iniziative, per la rivendicazione dei diritti, per l’unità e la solidarietà tra i lavoratori italiani e stranieri, sono in assoluta contrapposizione col tentativo di indirizzare il malcontento popolare nella protesta populista, reazionaria dei fascio-forconi, che tanto spazio ha avuto (e ha tuttora) sui media mainstream.Interesse inversamente proporzionale, quando in piazza ci sono i lavoratori ed in particolar modo quando questi ottengono delle vittorie lottando.Un esempio recente, la vittoria di 5 operai, licenziati illegittimamente dalla Technymon, az. metalmeccanica di Grumello d. Monte, per i quali il tribunale del lavoro ha ordinato l’immediata reintegra.Nonostante l’importanza di questa sentenza, poiché l’applicazione della normativa Fornero rende particolarmente difficile ottenere questi risultati,nessun organo di stampa, ha ripreso la notizia.E’ risaputo che gli operai sui media ci vanno solo quando muoiono in infortuni “spettacolari” oppure, se disoccupati si disperano e magari si suicidano.Il lavoratore che lotta, soprattutto se vince, per la stampa borghese non esiste, troppo è il timore che il virus del conflitto si diffonda.
Contratto
nazionale per gli operai della logistica
NO allo
schiavismo verso i lavoratori immigrati delle cooperative legate ai
partiti di governo e parlamentari, NO alle discriminazioni salariali
e normative, all'attacco ai diritti sindacali.
Lavoro
o salario garantito ai disoccupati e a chi ha perso il lavoro
Vogliamo
una legge per un piano immediato di lavoro di massa, e di formazione
retribuita per l'occupazione, in particolare, nella raccolta
differenziata, nelle bonifiche territoriali;
esenzione
dal pagamento di tasse, tariffe, ticket, ecc.
Clausola
sociale negli appalti pubblici per assunzioni e contro la precarietà
NO ad
appalti al massimo ribasso, NO a contratti a termine con orari e
salari da fame, anche in violazione di CCNL e principi della
Costituzione.
Rappresentanza
sindacale decisa dai lavoratori
Tutte
le organizzazioni sindacali, di base, decise dai lavoratori devono
essere riconosciute e avere i diritti previsti dallo Statuto dei
lavoratori, in proporzione ai numero di iscritti in ogni realtà
lavorativa.
Rinnovo
contratti nel Pubblico Impiego
Basta
col blocco dei contratti che hanno impoverito i lavoratori del PI,
dalla Scuola alla Sanità-ecc., e che stanno cancellando il
Diritto allo studio e il Diritto alle cure per i giovani-pensionati
chi perde il lavoro o chi un lavoro non l’ha.
18
ottobre 2013
PIATTAFORMA RIVENDICATIVA SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
PIATTAFORMA RIVENDICATIVA SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
Riduzione
di orario di lavoro a parità di salario
NO ai
licenziamenti, NO a Cig senza fine, NO a contratti di solidarietà,
per spartirsi la miseria e non intaccare i profitti dei padroni.
Riduzione
d'orario a partire dalle fabbriche in crisi, ma con estensione in
tutte le fabbriche e posti di lavoro con processi di ristrutturazione
in corso – es. Fiat.
“Decreto
operaio” per l'Ilva e situazioni similari
NO alla
falsa e interessata alternativa tra lavoro e salute, basta coi
decreti pro-padroni, vogliamo
un decreto che stabilisca che nessun posto di lavoro si deve perdere,
che gli operai devono essere impiegati nella messa a norma delle
fabbriche, che 20 anni di lavoro bastano in una fabbrica a rischio
salute e vita per il profitto.
Per
la sicurezza, postazioni ispettive fisse
nelle
fabbriche e nei lavori a rischio.
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