Sono in prevalenza appartenenti allo slai cobas per il sindacato di classe, ma anche i nuovi, soprattutto disoccupati che hanno partecipato, si sono rapidamente nel corso della mattinata organizzati coi Disoccupati Organizzati.
E' un inizio di un assedio prolungato che toccherà nei prossimi giorni tutti i Palazzi del potere locale e regionale, grandi e piccoli, con l'obiettivo anche di occuparli, di costringere tutti con le buone e le cattive a rispondere positivamente alla piattaforma di lotta.
A Taranto il sindaco è malato, ma era malato di mente anche prima, assente e connivente con l'Ilva e i poteri locali; il Comune è in mano ad assessori che poco fanno o possono fare; la provincia è commissariata dopo lo scandalo del legame del presidente della provincia Florido e assessori con Riva, ma anche Stefàno sindaco di Taranto è dentro l'inchiesta, come Vendola.
Ci sono 115.000 disoccupati, una marea di precari, chiudono le fabbriche, negli appalti delle pulizie delle scuole sono a rischio lavoro e ore di lavoro, così come per le lavoratrici degli asili.
Dilagano gli appalti al massimo ribasso.
La città è sporca, i quartieri degradati, i servizi insufficienti o troppo cari, mentre in città c'è chi si arricchisce e i politicanti continuano a mangiare a tutte le greppie.
A Taranto stanno per arrivare tanti soldi per le bonifiche che non partono e sono soldi che fanno gola a tutti.
E' scoppiata una guerra nella malavita, attentati sono stati fatti alla Confindustria, i cui mandanti sono nella stessa Confindustria e nei Palazzi politici locali.
Mancano case, reddito e tanti disoccupati giovani si arrangiano e diventano manovalanza della malavita.
A Taranto è facile ammalarsi a causa dell'Ilva ma è difficile curarsi causa carenze delle strutture sanitarie e costi delle medicine.
Invece di lottare contro tutto questo - spazi occupati ce ne sono due attualmente - liberi e pensanti, associazioni sono diventati tutti buoni, fanno volontariato, spazi per palestre e riparazioni di biciclette, befane per i bambini, pulizia di strade, spiagge e viali, che dovrebbe fare l'AMIU e Comune assumendo tanti lavoratori.
Sono diventati tutti 'bravi ragazzi' mentre le masse non ce la fanno più.
Serve lotta rivolta e ribellione!
Questo il messaggio della iniziativa di oggi... Non è che l'inizio!
Sabato nel quartiere Tamburi nuova manifestazione.
LA
NOSTRA PIATTAFORMA
RACCOLTA
DIFFERENZIATA PORTA A PORTA – CICLO RIFIUTI
L'ecotassa
che premierà i comuni virtuosi e penalizzerà città, come Taranto,
che invece stanno ai minimi di raccolta differenziata porta a porta,
l'aumento della Tares, pone l'urgenza di avviare subito il piano di
raccolta porta a porta, sia migliorando quello in corso a San Vito,
Lama, sia soprattutto iniziando il servizio nei tre quartieri
Tamburi, Paolo VI, Talsano.
A
questo ora devono essere concentrati tutti gli sforzi, per dare una
risposta sul piano ambientale nella nostra città e per non
penalizzare doppiamente i cittadini di Taranto.
Nello
stesso tempo, la raccolta differenziata porta a porta e la
realizzazione di un effettivo ciclo dei rifiuti, deve essere una
risposta a Taranto all'emergenza occupazionale.
Chiediamo:
-
un piano di assunzione di disoccupati e disoccupate già formati o da
formare con nuovi corsi di formazione (per cui con la presente
sollecitiamo la Regione) sulla raccolta e il ciclo di rifiuti, perchè
solo con un rapporto diretto tra operatori formati e cittadini è
possibile anche una verifica, stimolo, educazione alla differenziata;
-
l'ampliamento dell'organico nella selezione differenziata alla
Pasquinelli, con turnazione H24, perchè la raccolta differenziata
diventi anche una risorsa economica per la città.
BONIFICHE – LAVORO AI
DISOCCUPATI
Le
bonifiche ambientali devono essere una risposta ai gravi problemi di
salute e nello stesso tempo una risorsa lavorativa in città in cui
essa assume anche un significato di risarcimento sociale.
Per
questo, in riferimento all'appalto
del progetto esecutivo di bonifica dei suoli nel quartiere Tamburi e
all'aggiudicazione dell'appalto per l'esecuzione del piano delle
indagini integrative sulla falda sotterranea, lo Slai cobas per il
sindacato di classe, i Disoccupati Organizzati, chiedono che il
Comune impegni le Ditte vincitrici degli appalti a fare i lavori
assumendo disoccupati di Taranto.
Questa realtà richiede, quindi, una clausola sociale negli appalti pubblici dei lavori di bonifica che risponda al dramma di una disoccupazione che ha superato a Taranto il 40%.
Unita a corsi di formazione ad hoc finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente nella nostra città.
Questa realtà richiede, quindi, una clausola sociale negli appalti pubblici dei lavori di bonifica che risponda al dramma di una disoccupazione che ha superato a Taranto il 40%.
Unita a corsi di formazione ad hoc finalizzati all'occupazione in questi lavori - un percorso già sperimentato positivamente nella nostra città.
SALARIO
SOCIALE AI DISOCCUPATI IN ATTESA DEL LAVORO
Chiediamo
il reddito minimo garantito per i disoccupati o coloro che hanno una
difficile ricollocazione lavorativa. Non si tratta di una misura
assistenziale, quanto piuttosto di un incanalamento mirato e
sostenuto al lavoro.Questo
potrebbe coniugarsi ad un piano di formazione finalizzata al lavoro e
di lavori socialmente utili.
FINE
DEGLI APPALTI AL MASSIMO RIBASSO PER ORARI E SALARI DIGNITOSI
Chiediamo
che negli appalti pubblici, da un lato sia posto un limite al
”massimo ribasso”, dall'altro si ponga l'obbligo per le ditte
vincitrici del rispetto dei CCNL. A
Taranto siamo arrivati a ribassi del 40%, con orari di 11 ore
settimanali e un salario misero di 250 al mese...(v. Asili)
Gli
appalti al massimo ribasso sono illegali, violano contratti,
giurisprudenza, e sono in contrasto con l'art.36 della
Costituzione.
Gli appalti al massimo ribasso diventano poi una porta spalancata alla criminalità di Ditte affaristiche, col rischio già in essere di far diventare i lavori delle bonifiche, dei servizi essenziali terreni di aperta illegalità e di ritorno alla grande della criminalità a Taranto.
Gli appalti al massimo ribasso diventano poi una porta spalancata alla criminalità di Ditte affaristiche, col rischio già in essere di far diventare i lavori delle bonifiche, dei servizi essenziali terreni di aperta illegalità e di ritorno alla grande della criminalità a Taranto.
ESENZIONE
DI TASSE, IMU, BOLLETTE, EQUITALIA, ECC.
Chiediamo
che i disoccupati, le famiglie disagiate siano esentate dal pagamento
di tasse, bollette, equitalia.
SLAI
COBAS per il sindacato di classe
via
Rintone, 22 Taranto (aperta martedì e giovedì dalle 17,30 alle
19,30) – 3475301704 – slaicobasta@gmail.com
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