Gli operai dell'impianto del
gruppo francese Schneider Electric di Rieti, al termine di un'assemblea
sindacale, hanno annunciato questa mattina l'occupazione della fabbrica
ed hanno trattenuto dentro lo stabilimento anche il responsabile del
personale dell'azienda.
I vertici della multinazionale, nei giorni
scorsi, avevano confermato nel corso di un incontro tenutosi al
Ministero dello Sviluppo economico l'intenzione di cessare la produzione
a marzo prossimo e di avviare la chiusura della fabbrica di Rieti entro
giugno. I lavoratori coinvolti nella vertenza sono circa 200 e già da
alcuni mesi sono in stato di agitazione. Il 6 dicembre scorso i
lavoratori di tutte le fabbriche della Schneider in Italia avevano
manifestato sotto l'ambasciata francese a Roma. Martedi si era tenuto un
incontro sulla crisi aziendale al Ministero del Lavoro ma senza
risultati. Lo stabilimento di Rieti, che è in attività da oltre 30 anni,
è quello maggiormente automatizzato e ha standard qualitativi di
altissimo livello. La multinazionale francese Schneider Electric, opera
nella produzione di interruttori magnetotermici. Già in passato lo
stabilimento di Rieti era stato oggetto di una ristrutturazione che
aveva portato alla riduzione del personale da 300 unità alle attuali
181. In Italia il gruppo conta circa 3 000 dipendenti distribuiti in
5 siti produttivi e 8 sedi commerciali (Rieti, Roma, Bastia Umbra,
Firenze, Napoli, Pesaro, Castel Maggiore, Pieve di Cento, Cairo
Montenotte, Pavia, Stezzano, Milano, Torino) oltre a un centro logistico
integrato a Venaria, su un totale nel mondo di circa
110 000 lavoratori.
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