L'ex amministratore
delegato della Fiat sotto inchiesta a Milano insieme con i vertici
dell'azienda fra gli anni Ottanta e Novanta. L'accusa a loro carico è
di omicidio colposo. Sette in tutto gli indagati
Paolo
Cantarella, ex amministratore delegato della Fiat, rischia di essere
processato per omicidio colposo nell'ambito di un'inchiesta della
Procura di Milano su ex operai dello stabilimento di Arese morti per
amianto. Il procuratore aggiunto Nicola Cerrato e il pm Maurizio
Ascione hanno chiesto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di
Cantarella e altri sei indagati, tutti ex manager di Fiat, per 21
decessi legati all'esposizione all'amianto negli anni Ottanta e
Novanta. Cantarella ricopre attualmente la carica di consigliere di
Finmeccanica.
Cantarella è coinvolto nell'inchiesta in qualità di presidente di Alfa Lancia spa e di Alfa Industriale e di amministratore delegato di Fiat Auto spa tra il 1991 e il 1996. Rispondono in concorso per lo stesso reato i vari vertici del gruppo che si sono succeduti in quegli anni: Corrado Innocenti, ex ad Alfa Romeo spa; Piero Fusaro, ex presidente di Lancia Industriale spa ed ex ad di Lancia Industriale spa; Luigi Francione, ex presidente Alfa Lancia spa; Giorgio Garuzzo, ex presidente Fiat Auto spa; Vincenzo Moro, ex ad Alfa Romeo, e Giovan Battista Razelli, ex ad Alfa Lancia Industriale.
Cantarella è coinvolto nell'inchiesta in qualità di presidente di Alfa Lancia spa e di Alfa Industriale e di amministratore delegato di Fiat Auto spa tra il 1991 e il 1996. Rispondono in concorso per lo stesso reato i vari vertici del gruppo che si sono succeduti in quegli anni: Corrado Innocenti, ex ad Alfa Romeo spa; Piero Fusaro, ex presidente di Lancia Industriale spa ed ex ad di Lancia Industriale spa; Luigi Francione, ex presidente Alfa Lancia spa; Giorgio Garuzzo, ex presidente Fiat Auto spa; Vincenzo Moro, ex ad Alfa Romeo, e Giovan Battista Razelli, ex ad Alfa Lancia Industriale.
Nessun commento:
Posta un commento