...dal reparto Z era meglio stare alla larga ”
Al processo contro Michelin sfilano altri testimoni della pubblica
accusa che raccontano delle condizioni di lavoro tra gli anni Settanta
eOttanta: “guanti sottili e nessuna mascherina. La gomma si lavorava
con le mani”
– C'erano reparti, lo Z, “in cui c'era roba da
cui era meglio passarelontano” alla Michelin tra gli anni Settanta e
Ottanta. E' il racconto dei cinque testimoni che ieri hanno reso le
testimonianze davanti al
tribunale di Alessandria, nel corso del processo
contro cinque dirigenti Michelin, accusati di lesioni personali e omicidio
colposo.
In undici hanno testimoniato fino ad oggi, in undici hanno avuto
problemi di salute, patologie alla vescica. Starà al giudice stabilire se c'è
una connessione con l'ambiente di lavoro e le sostanze usate
nelle
lavorazioni. I racconti che si susseguono sono simili tra loro:
“usavamo guanti sottili in pelle e nessuna mascherina”.
Ai reparti di Tm
e Cx si lavorava il materiale “a mano”, linee a freddo o a caldo.
Quando”il materiale usciva dalla pressa, usciva del vapore”. Vapore acqueo?
Se “la gomma era calda si usavano guantoni più spessi,
imbottiti”, ma di
mascherine neppure a parlarne. Su alcune linee la temperatura delle gomme
“arrivava anche a 90 o 100 gradi”, forse meno,“saranno stati
70”.
All'inizio, nei primi anni 70, non c'erano neppure gli aspiratori,
introdotti solo successivamente. “Usavate anchealtre sostanze?” è una delle
domande del pubblico ministero. “Si, eptano, la pasta platinì, il
clorotene”.
“Avevate idea di cosa fossero di preciso? La composizione?”
chiede l'avvocato di parte civile? “No, le chiamavamo così e
basta”.
La difesa insiste sulla storia lavorativa degli operai prima o
dopo Michelin: qualcuno dice di aver fatto l'imbianchino, altri il
falegname.
Un altro ancora ha lavorato in altre aziende metalmeccaniche
della provincia. E tutti fumavano, o fumano ancora. Si torna in aula
a febbraio, il 4, con altri
testimoni
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