I “Forconi pontini” non la raccontano per niente giusta
Il
CRA (Comitati Riuniti Agricoli) nasce alla fine del 2006 da un gruppo
di agricoltori e allevatori della zona pontina che rompono con la
Coldiretti e le altre associazioni. La crisi morde profondamente anche
il settore agricolo ed Equitalia colpisce duro, “strangolando” molti
contadini che non riescono a pagare più le tasse. La reazione la
troviamo nel 2012, quando il CRA si allea con il generale Pappalardo
(amico del principe Alliata di Montereale legato al golpista Junio
Valerio Borghese) con il quale costituisce l'organizzazione “Dignità
Sociale”. Neanche a dirlo, il logo è rappresentato dal pennacchio dei
Carabinieri, da spighe di grano e da un camion. Questa alleanza si
consuma dopo pochi mesi con un “golpe” del Segretario Calvani che porta
all'espulsione unilaterale e senza comprensibili motivi di Pappalardo
(allora Presidente dell'organizzazione).
Fatta
questa premessa, vogliamo raccontare i contatti con il CRA del
movimento NOcorridoio/NObretella contro la grande opera inutile
dell'autostrada a pedaggio che la vorrebbero far passare proprio su
molti terreni agro-zootecnici del pontino.
Era
il 2007 quando il nostro movimento viene a contatto con il CRA con il
quale facemmo un incontro presso una azienda dislocata nelle campagne di
Velletri. Stavamo organizzando la prima manifestazione/Corteo a Pomezia
contro la Giunta Marrazzo che, come quella di Storace, aveva riproposto
il “Corridoio Tirrenico Meridionale”. Il CRA sembrò condividere la
nostra battaglia, tanto che si impegnò a partecipare con decine di
trattori alla manifestazione. Come d'incanto, subito dopo “scomparvero” e
non si fecero più sentire. Venimmo a sapere che si erano tirati fuori
perché subirono il ricatto del Consorzio COPROVI, al quale molti di loro
erano associati, il quale gli intimò che non avrebbe più preso il loro
vino, dato che la loro adesione alla nostra protesta danneggiava la
trattativa con la Regione per spostare il tracciato dell'autostrada che
in parte cadeva sul suo perimetro. E ancora, venimmo a sapere che una
volta riconosciuto che l'indennizzo veniva calcolato a valore di
mercato, in seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale, molti di
loro rimasero silenti aspettando/accettando l'esproprio. E' assodato
che il sud pontino e la provincia di Latina, hanno subito, oltre alla
crisi generalizzata, la concorrenza dei prodotti provenienti dal nord
africa, la moria di Kiwi giallo che si abbattè su almeno 400 ettari,
l'inquinamento tossico dei terreni provocato dalla discarica
camorristica di Borgo Montello. Tutto ciò però non ha fatto arretrare
tante aziende che coraggiosamente lottano insieme a noi, alcune delle
quali con le motivazioni legate alla storia dei loro padri/nonni che
dissodarono i terreni costruendo attività rigogliose e produttive.
Passano
alcuni anni e il nostro movimento ha continuato ad opporsi con successo
alle altre Giunte Regionali (Polverini e Zingaretti) che in successione
hanno preso in mano il testimone della speculazione e della
devastazione, ma da quelli del CRA nessun segnale.
Dobbiamo
arrivare ai giorni nostri per rivedere il Calvani & Soci ad una
Assemblea dei Nodi NOcorridoio/NObretella. Si presentano con tutto
l'armamentario retorico rivolto contro i parassiti e i corrotti,
trovando però, da parte di molti ecoresistenti, una risposta decisa e
contraria, ma prima di allontanarsi dichiarerà che parteciperà al
Presidio sotto il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti. Inutile
dire che nè lui, nè i suoi amici del CRA parteciparono a quel momento
importante, dove noi inchiodavamo il potere alle sue responsabilità,
proprio contro l'autostrada che provocherà l'esproprio, l'ulteriore
inquinamento di/su decine di aziende agricole del pontino, assesterà un
duro colpo alla vocazione agricola, l'unica che nonostante tutto, dopo
la deindustrializzazione, resiste e dà lavoro a centinaia di contadini.
* portavoce Comitato No Corridoio Roma-Latina
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