Crocetta guadagna
più di Obama
Senza
ufficio stampa, spende 3 milioni € per la comunicazione, mentre
l’Ars costa 164 milioni l’anno. 311 mila € contro 287 del
presidente Usa e ha pure 100 mila € di spese riservate
Aveva annunciato la rinuncia al 30 per
cento della sua paga, ma di fatto, guardando tra i capitoli del
bilancio preventivo 2013 della Regione Siciliana, il presidente
Rosario Crocetta ha un’indennità più bassa solo del 10 per cento
rispetto al predecessore Raffaele Lombardo. C’è da sommare, poi,
lo stipendio da deputato regionale (230 mila euro) così che il
presidente guadagna 311 mila euro l’anno, addirittura 24 mila euro
più dell’uomo più potente del mondo: il presidente degli Stati
Uniti d’America. Barack Obama, infatti, avrebbe diritto ad
un’indennità di 400 mila dollari, ma ha rinunciato al 5 per cento
per cui il suo stipendio annuo è di 380 mila dollari, che
corrispondono a 287 mila euro.
Palazzo d’Orleans sarà più piccolo della Casa Bianca, ma in fatto di stipendi non ha proprio nulla da invidiare.
Palazzo d’Orleans sarà più piccolo della Casa Bianca, ma in fatto di stipendi non ha proprio nulla da invidiare.
“Sono io l’esempio dei tagli più
drastici della spesa discrezionale, i fondi riservati alla Presidenza
sono passati da 500 mila a 100 mila euro”. Ne è sicuro presidente
Crocetta?
L’annuncio veniva dato alla stampa il
17 aprile, nel pieno del clima infuocato di Finanziaria e Bilancio.
Ma oggi che il Bilancio 2013 della Regione lo leggiamo chiaro e
scritto nero su bianco possiamo darci la risposta da soli e smentire
il governatore in quello che si è rivelato l’ennesimo annuncio
mediatico: le “spese riservate” alla Presidenza (capitolo 100314)
sono diminuite soltanto di 100 mila euro, passando dai 200 mila
stanziati nel 2012 ai 100 mila euro di quest’anno.
Per evitare che magari il presidente
abbia fatto confusione ricordandosi bilanci più lontani, abbiamo
visto inoltre che da almeno quattro anni non sono mai esistiti
stanziamenti da 500 mila euro per questa voce di bilancio: erano 300
mila nel 2009, 240 mila nel 2010, 200 mila anche nel 2011.
“Spese riservate” le chiamano. Un
nome che già da sé evoca mistero ancora oggi che il concetto
trasparenza amministrativa ha acquisito legittimazione normativa e
culturale. Un nome che suscita anche vecchi ricordi, come quando il
presidente della regione Angelo Capodicasa, al momento del suo
insediamento, non trovò una lira a disposizione in questo fondo
perché prima di lui – come poi confermato da una condanna della
Cassazione nel 2009 – i precedenti governatori Giuseppe Drago e
Giuseppe Provenzano si erano impropriamente serviti di quei fondi
senza rendicontarli. Ma quelli erano gli anni ’90.
Le somme “riservate” di oggi
rappresentano soltanto poco più del 2% sul totale di spese correnti
che l’apparato Presidenza spenderò durante il 2013, cioè ben
4,512 milioni di euro e Crocetta dovrebbe domandarsi come mai in
questo caso la spesa, invece di diminuire, sia quasi raddoppiata
considerando che nel 2012 si fermava a 2,554 milioni di euro. È
aumentata soprattutto in merito alle “pubblicazioni e
all’espletamento delle funzioni di informazione e comunicazioni”
(capitolo 100317) passate da 525 mila euro a 3 milioni, in una
regione senza Ufficio stampa da più di sei mesi e con una gestione
della comunicazione discutibile, come approfondiamo in basso.
La mente torna così alla nostra
inchiesta della scorsa settimana sugli stratosferici stipendi della
Giunta siciliana, quando dicevamo che la Sicilia continua a sprecare
aumentando le spese correnti di un miliardo (15,9 mld) e diminuendo
quelle per investimenti di un miliardo e mezzo (9,4 mld) rispetto
allo scorso anno.
Tra gli sprechi maggiori c’è una
Giunta di governo che ci costa per le indennità dei componenti
cinque volte tanto quella della Lombardia: 2,331 milioni di euro
contro appena 442 mila euro.
Anche sul suo stipendio Rosario
Crocetta, in questi mesi, è andato avanti a colpi di annunci
sostenendo alla fine di aver rinunciato al 30% della sua paga, ma dal
bilancio abbiamo scoperto come in realtà il taglio è stato
inferiore, intorno al 10%, cosicché il presidente guadagna circa 81
mila euro lordi l’anno, ma dimentica che all’indennità da
governatore si somma quella da deputato regionale pari a 230 mila
euro.
La Sicilia si ritrova così ad avere un
presidente di regione che, non solo guadagna più di alcuni suoi
colleghi governatori come il lombardo Roberto Maroni (208 mila euro)
o il toscano Enrico Rossi (154 mila euro), ma arriva a superare anche
l’uomo più potente della Terra, il presidente degli Stati Uniti
d’America Barack Obama, il quale ha pure deciso (dallo scorso
aprile) di restituire il 5% del suo stipendio annuo, pari a 400 mila
dollari fissato per legge dal Congresso. Così facendo, Obama
guadagnerà 380 mila dollari che tradotti in euro – a cambio medio
corrente – sono pari a circa 287 mila euro, vale a dire uno
stipendio di quasi 24 mila euro al mese, mentre il nostro Crocetta
arriva a sommare al mese quasi 26 mila euro...
dal Quotidiano di Sicilia
26 giugno 2013
Nessun commento:
Posta un commento