Fronte
Rivoluzionario di Difesa dei Diritti del Popolo
Proletari
e popoli oppressi di tutto il mondo, unitevi!
Il
Brasile esige una Grande Rivoluzione!
“Lottare,
fallire, tornare a lottare e fallire ancora, lottare ancora fino alla
vittoria finale, questa è la legge del popolo!”
Presidente
Mao Tsetung
In tutto il paese esplodono
manifestazioni e proteste, in un movimento spontaneo, gigantesche
manifestazioni di massa di centinaia di migliaia di persone
conquistano il centro delle grandi città e si diffondono ovunque,
scuotendo e impaurendo tutto il vecchio ordine. Nel paese è in
sviluppo una della situazione rivoluzionaria, che avanza tra grandi
tempeste!
La goccia che ha fatto traboccare il
vaso è stata la brutale repressione della giusta e pacifica
manifestazione contro l'aumento dei prezzi dei trasporti pubblici a
San Paolo e Rio de Janeiro. L’indignazione si è diffusa in tutto
il paese, sprigionando la rabbia popolare soffocata da decenni di
inganni politici, demagogia e bombardamento propagandistico di un
Brasile in progresso e sviluppo da parte dei successivi governi.
Mentre le televisioni, radio e giornali celebrano la gloriosa
popolarità del presidente Dilma, la piena occupazione, la crescita
di una nuova classe media, lo sviluppo del paese con una sana
economia di fronte alla crisi mondiale che affonda le più grandi
economie del mondo, improvvise come uno tsunami, si gonfiano le
rivolte.
Nel contesto della profonda e
prolungata crisi generale del sistema imperialista che causa
turbolenze in tutto il mondo, colpendo duramente le masse lavoratrici
con disoccupazione di massa, taglio brutale dei diritti duramente
conquistati, con milioni di disperati gettati nelle strade, che
lottano accanitamente per sopravvivere e resistono contro la
repressione scatenata dai governi capitalisti e dai regimi loro
clienti nei paesi dipendenti.
Diretta conseguenza delle
contraddizioni e debolezze dell'economia del nostro paese, dominato
prosciugato dall'imperialismo e dei riflessi su di esso della crisi
generale, la rivolta popolare in corso è l'esplosione di un urlo
soffocato da decenni, l'urlo contenuto dall’"eterno"
inganno di elezioni farsa, dalle promesse mai mantenute di una falsa
democrazia, in cui il popolo è da sempre vittima degli inganni e
truffe dei politicanti e della selvaggia repressione delle sue
proteste. Oggi cade la maschera anche di questo regime demagogico e
opportunista di false sinistra PT/PSB/PCdoB, ecc. Che cosa è
successo? Uno schiocco ha rotto l'incantesimo di una falsa verità
fatta da bugie ripetute mille volte, rendendo inefficace l'anestetico
del panem et circenses.
Un
grido di rivolta echeggia nell’aria
È partito dalla nuova generazione di
giovani, meno intorpidita da tutto quel lavaggio del cervello. La
rivolta dei giovani contro questa odiosa polizia sanguinaria ha
ridotto in pezzi la il muro di fango che ingabbiava la realtà e ha
rotto gli argini, trasformandosi sempre più in rivolta popolare di
insoddisfazione repressa contro l’intero ordine di sfruttamento,
disuguaglianza e privilegi di ricchi e politici, abusi delle
autorità, corruzione diffusa, criminalità e insicurezza, precarietà
dei servizi pubblici di sanità, istruzione e trasporti, asservimento
dei governi al capitale e alle agenzie straniere (come mostra
l’attuale "stato di eccezione", imposto per compiacere la
FIFA), massacri dei poveri nelle favelas, regime da campo di
concentramento per i lavoratori delle opere miliardarie e massacri di
contadini indigeni in lotta per la terra.
Contro
il vecchio Stato e i suoi governanti antipopolari e corrotti
L'esplosione popolare esprime il
malcontento generale contro l’intero ordine di sfruttamento, abusi
e violenze della polizia nella vita quotidiana del popolo. Sono i
bassi salari e il taglio dei diritti, l’imposizione di tasse da
estorsione sui lavoratori, mentre il bilancio nazionale privilegia le
banche e i ricchi a scapito dei servizi pubblici di sanità,
istruzione e trasporti pubblici che sono ridotti a spazzatura, sono
gli abusi e la corruzione, le spese miliardarie e gonfiate di opere
per favorire le mafie degli appaltatori e finanziare le campagne
elettorali, una manna di denaro pubblico per banche e multinazionali,
con un debito pubblico che ammonta a 3000 miliardi di reais, i cui
titoli garantiscono tassi di interesse tra i più alti il mondo, la
cessione delle risorse naturali, del patrimonio statale, lo
sfruttamento dei servizi fondamentali a favore dei capitali
stranieri, ecc. Indignazione e di rivolta sono contro tutto questo
sistema di sfruttamento e il suo vecchio Stato, le sue istituzioni
marcio e immorali e i governanti antipopolari, bugiardi, cinici,
corrotti e traditori.
Un
sistema di sfruttamento e repressione
Il sistema in cui viviamo è quello
delle classi sfruttatrici e del loro vecchio stato, che da secoli
opprime il popolo e lo tiene in miseria, cedendo le ricchezze del
nostro Paese alle potenze straniere. Un sistema di grandi privilegi
per i ricchi e di ingiustizia, l'inganno e il genocidio per i poveri.
E la prova più evidente è stato l’ascesa al governo federale del
PT, che da "difensore radicale" dei lavoratori trasformato
nel suo nuovo aguzzino. Per mantenere il sistema imperialista
mondiale, i paesi oppressi di Asia, Africa e America Latina, come il
Brasile, sono destinati a servire gli interessi di tutte le potenze
straniere e i loro monopoli e a fare ciò che gli viene detto. Lo
stato brasiliana è costituita e strutturato a questo scopo, come
dittatura di grande borghesia e latifondisti per sottomettere il
nostro popolo e la nostra patria.
Ma le vecchie classi dominanti ei loro
politici lacchè dell'imperialismo non sempre riescono a imporsi
nello stesso modo. Nella loro storia, oscillano, tra periodi di
regimi apertamente fascisti (il nuovo stato di Vargas, il regime di
Dutra, il regime militare del 64, ecc.) e di regimi
liberaldemocratici (JK, Jango, Sarney, Collor, Cardoso, Lula / Dilma,
ecc.). Come negli ultimi decenni, hanno bisogno di ingannare il
popolo servendosi di un sistema di governo, che chiamano democrazia o
Stato di diritto democratico, con un processo elettorale fasulle e
corrotto e istituzioni burocratiche definite potere esecutivo,
legislativo e giudiziario.
In realtà, questo stato è una
macchina per imporre al popolo di accettare il sistema dello
sfruttamento, diffondendo l'illusione che è il popolo a eleggere i
propri rappresentanti. Una macchina per estorcere e rapinare il
popolo con le tasse, e per riempire le casse dei banchieri e magnati
locali e internazionali, per cedere le ricchezze naturali del paese
alle potenze straniere e reprimere il popolo quando si solleva a
difesa dei suoi diritti calpestati e degli interessi nazionali
svenduti.
Attualmente viviamo sotto la
propaganda che nel paese la democrazia è consolidata e vige un
compiuto stato di diritto democratico, che se il popolo non li vota i
politici corrotti non sono eletti, come se fosse il popolo il
colpevole della corruzione e ruberie dei governanti. Di fronte al
rifiuto popolare di tanto marciume, i difensori del sistema dicono
che è urgente una riforma politica per migliorare il funzionamento
del sistema politico e sradicare la corruzione. Nel frattempo, in
ogni elezione negli ultimi 20 anni, da quando il voto è
obbligatorio, decine di milioni di cittadini, un terzo degli
elettori, hanno boicottato la farsa elettorale non presentandosi a
votare, o col voto nullo o bianco.
Perciò quelle che viviamo di fatto
sono tante bugie, frodi e sempre di più violenza contro il popolo.
Che cosa abbiamo visto in questi giorni? Ogni manifestazione popolare
a difesa dei diritti più elementari, come la giusta lotta contro gli
aumenti nei trasporti, è stata brutalmente repressa. Gli apparati di
polizia, da tempo, non si accontentano più di attaccare la gente con
manganelli, gas lacrimogeni e urticanti e proiettili di gomma, ora
l'ordine è sparare per uccidere, la polizia non ha mai ucciso tanti
poveri nelle città e campagne. L'uccisione di giovani poveri è
diventata routine. Contro questo il popolo si è ribellato con
proteste diffuse e ora in tutto il paese tutto è esplosa la rabbia
popolare.
Giusto
rifiuto della politica marcia e dei partiti di banditi e canaglie
Quindi in questo sistema in cui
viviamo partecipare alle elezioni, votare l’uno o l’altro
partito, l’uno o l’altro candidato, è dare il nostro avallo
a tutti il marciume ripugnante che è la politica ufficiale. Votare
è acconsentire alla vergognosa situazione attuale e contro cui oggi
l'intero paese si rivolta. Votare è legittimare il vecchio
Stato e il suo sistema democratico borghese di sfruttamento,
oppressione, povertà, violenza e corruzione. Questa democrazia
burocratico-borghese è falsa, ristretta, ipocrita e corrotta. I suoi
sostenitori con la loro propaganda milionaria dicono che il voto è
potere del popolo di decidere del proprio futuro. Mentono, è cinico
e puro inganno! La verità è che il popolo è costretto a votare, di
volta in volta, solo per eleggere chi deciderà su di esso e contro i
suoi interessi.
Negli ultimi decenni il popolo
brasiliano, ha già pazientemente sperimentato tutti i partiti nelle
elezioni (PDS, PMDB, PFL, PSDB, PT/PSB/PST/PCdoB), quelli
dichiaratamente di destra, quelli che si dicono di centro e di
"sinistra". E non è possibile altra conclusione se non che
sono tutti farina dello stessa sacco. In realtà diverse sigle sono
del partito unico di sfruttatori, dei miliardari e sanguisughe e
della loro vecchia democrazia borghese, del cretinismo parlamentare.
Sigle che disputano tra loro per il tesoro delle casse pubbliche, ma
unite dallo stesso programma al servizio del capitale. Tutti, ognuno
a suo modo, sono al servizio degli interessi della grande borghesia,
dei proprietari terrieri e dell'imperialismo. Con tutti questi
partiti, nulla è cambiato nel paese o per il popolo, tranne briciole
e prebende. Sono cambiate solo le facce e modi di ingannare il
popolo.
La
lotta non è iniziata oggi:
Anche
sotto l’attacco del governo, il popolo non ha mai smesso di lottare
La propaganda governativa ufficiale e
quella ufficiosa della stampa borghese va ripetendo che nel paese
tutto andava magnificamente. Che l'economia era sana, che c'era piena
occupazione, che la povertà stava scomparendo, che la maggior parte
della popolazione era ormai classe media. Ma, dietro tutta questa
roboante propaganda, la realtà del paese e del popolo è molto
diversa e i fatti hanno la testa dura. La realtà è che mai i
banchieri tanto, mai il capitale finanziario imperialista ha dominato
la nostra economia e sottomesso il paese. I prezzi di alimenti,
medicine e altri beni di prima necessità non smettono di crescere,
l'inflazione erode il reddito del popolo e gli assurdi tassi di
interesse restano i più alti al mondo. La disoccupazione continua a
penalizzare milioni di persone, soprattutto giovani, e la "riforma
agraria" del governo è ancora un'ennesima truffa e inganno per
il popolo delle campagne.
Riappaiono malattie ormai scomparse e
altre, come la dengue, si diffondono a ondate di epidemie, uccidendo
centinaia di bambini e adulti in tutto il paese. I sistemi
dell’istruzione e della sanità pubblica hanno struttura fatiscenti
salari e stipendi di insegnanti, dipendenti pubblici e operai sono
congelati. La cuccagna del credito facile è stata solo un’altra
illusione, un inganno che ha prodotto il pesante indebitamento del
popolo, per nascondere la fragilità di un'economia basata sulla
produzione di materie prime per l'esportazione, completamente
subordinata alle potenze straniere e dipendente da capitale e
tecnologia importati.
Ma non ostante le sistematiche e
orchestrate campagne di criminalizzazione e repressione, gli arresti
e omicidi e malgrado le stesse centrali sindacali siano corrotte
cooptate dal governo, operai, dipendenti pubblici, insegnanti,
studenti e contadini, non hanno mai smesso di lottare e hanno
coraggiosamente resistito con scioperi e occupazioni di terreni in
tutto il paese.
In ogni parte del paese riecheggia il
grido “carcere per i torturatori del regime militare!” In tutto
il paese gli studenti hanno scioperato e occupato i rettorati delle
università, chiedendo il ritiro dei nefasto piano REUNI/PROUNI del
governo, a difesa della scuola pubblica e gratuita e della democrazia
nelle scuole e università. Operai, insegnanti e dipendenti pubblici
tengono scioperi per i salari e migliori condizioni di lavoro. Nelle
grandi opere in PAC, Jirau, Santo Antônio, Belo Monte, SUAPE, gli
operai si sono sollevati in rivolta, hanno fermato i lavori, dato
fuoco agli alloggi e fatto conoscere al Brasile le condizioni di
lavoro forzato a cui sono soggetti.
Nel campo della "riforma agraria"
il governo non ha realizzati altro che repressione e finanziamenti
per i proprietari terrieri. Solo con la rivoluzione agraria,
appropriandosi delle terre dei latifondisti sanguisughe, i contadini
potranno avere la terra per lavorare e produrre e conquistare la
libertà.
Ora, mentre le masse delle città
esplodono in rivolta e non riescono a schiacciarle, mente la vile
repressione è respinta con forza dalla gioventù combattente,
cercano di coprire tutto con le loro velenose montature, pontificando
su che cosa è giusto e cosa non lo è, manipolando nel modo più
sporco immagini e documenti è lanciando la guerra psicologica contro
il popolo dai loro giganteschi apparati di comunicazione. Tutto il
monopolio dei media è nemico del popolo. Che tremino tutti,
miserabili reazionari e topi di fogna!
Vandalismo
é quello della canaglia di governo
Nelle strade si dimostra ancora una
volta che il popolo per garantire i propri interessi deve imporre la
sia forza in forme di massa e combattive. Le autorità e la stampa
che hanno attaccato, screditato e criminalizzato le prime
manifestazioni per schiacciarle, così come hanno fatto per anni con
le lotte popolari, sono atterrite e costrette spalle al muro dalla
loro crescita esplosiva, si atteggiano ora a paladini della libertà
e della democrazia in difesa di manifestazioni pacifiche e ripetono
il ritornello ipocrita che i violenti sono solo una minoranza,
bollandoli come vandali. Sono esperti nell’arte della manipolazione
della "opinione pubblica" e della menzogna, Globo sempre in
testa, cercando offendere, spaventare e intimidire i manifestanti per
prevenire maggiori rivolte. Terrorizzati dalla rabbia popolare
cercano ora di frenare e domare le proteste.
Sì, il popolo sta attaccando i suoi
nemici, le sedi dei governi e i parlamenti (covi di abusi e
corruzione), banche, che succhiano il sangue del popolo e della
nazione, e respingono con forza gli attacchi delle truppe genocide
della polizia. Gli episodi di saccheggio da parte di profittatori e
delinquenti che la stampa cerca di trasformare in paura collettiva
sono solo una parte della triste realtà creata dallo stesso vile
sistema che vogliamo abbattere. Vandali sono i governanti nemici del
popolo e corrotti. Vandalismo è la prassi criminale di questa
canaglia che uccide la gente in coda negli ospedali, che uccide per
fame e per mano dei loro poliziotti assassini, che svaligia
continuamente le casse della nazione e non risparmia neppure le mense
scolastiche dei figli dei poveri, vendendo all’estero le ricchezze
naturali del paese, svendendo la sua sovranità e dignità ai predoni
imperialisti e alle mafie come la FIFA.
Per
costruire il nuovo occorre distruggere il vecchio
Questa è la lotta di contadini,
operai, studenti, impiegati, intellettuali, poveri, indigeni e
piccoli proprietari commercianti e imprenditori, siamo la maggioranza
e siamo milioni! Combattiamo questo marcio vecchio Stato brasiliano
rappresentato oggi dal governo PT/PSB/PMDB/PCdoB/PDT, e il pilastro
su cui si sostiene, che commette tutti i giorni ogni tipo di violenza
e crimine contro il nostro popolo. Uno stato fascista che deve
completamente abbattuto e solo una grande rivoluzione democratica
Grande può distruggerlo e costruirne al suo posto uno nuovo e
diverso, lo Stato di nuova democrazia del fronte unico
rivoluzionario, basato sull'alleanza operai-contadini insieme a tutti
gli sfruttati e oppressi.
Ogni lotta popolare democratica e
rivoluzionaria deve elevare le lotte rivendicative in difesa dei
diritti del popolo per:
-
aumento generalizzato dei salari contro il carovita;
-Sicurezza
e pensione pubblica e integrale;
-
Abbonamenti gratuiti per gli studenti, trasporti pubblici e gratuiti;
-
Sanità e istruzione pubbliche, gratuite e dignitose;
-
Contro la violenza sulle donne, per la parità di diritti e la
depenalizzazione dell'aborto;
-
Punizione per i crimini del regime militare, per mandanti ed
esecutori (civili e militari) di torture, omicidi e sparizioni;
-
Fine del lavoro da schiavi nelle piantagioni dell’agro-alimentare,
nelle opere pubbliche del PAC e in tutto il paese;
-
Riconoscimento e delimitazione immediata dei territori dei popoli
indigeni e delle comunità Quilombo;
-
Terre a chi ci vive e le lavora;
-
Basta miniere, saccheggio delle risorse naturali e degrado
ambientale;
-
Basta emorragia di risorse pubbliche date a banche e multinazionali;
In ogni caso, ribadiamo che la nostra
rivendicazione principale è il potere.
Organizzare
il popolo per fare la rivoluzione!
La questione della democrazia reale, e
cioè l’instaurazione di una vera Repubblica Democratica, non è
mai stato completamente realizzata in Brasile. Le classi
dominanti sfruttatrici locali e loro padroni imperialisti temono
l'esistenza di una vera democrazia, perché significherebbe la fine
del loro dominio e dello sfruttamento. A fronte delle grandi
contraddizioni di classe e dell’aspirazione del popolo alla
democrazia, manovrano per imporne al popolo e al paese una parodia,
la vecchia democrazia con le sue elezioni sporche e corrotti e
trascinare i partiti opportunisti per legittimarla. E ogni volta che
le masse si sollevano con una mano scatenano la repressione e con
l'altra agitano il bla-bla-bla del "dialogo", delle
"trattative", della "pace" dei sottomessi, contro
la "violenza" e "vandalismo" degli sfruttati e
degli oppressi. Per un cambiamento completo e generale il popolo
deve prendere il potere e battere i suoi nemici!
I Problemi del Brasile sono
strutturali e secolari, le soluzioni richiedono trasformazioni
radicali e profonde che solo la mobilitazione coraggiosa e permanente
delle masse popolari su un programma rivoluzionario possono
realizzare. Perché solo una grande rivoluzione democratico
ininterrotta per il socialismo può eliminare tanto sfruttamento,
miseria, ingiustizia e violenza contro il popolo lavoratore. Può
fermare questo vecchio stato, questa macchina di corruzione e di
oppressione, superare l’arretratezza e il secolare saccheggio
straniero del paese.
Il popolo può e vuole distruggere
questo vecchio potere pezzo dopo pezzo, demolendo parte dopo parte.
Se oggi il popolo è capace di mobilitarsi in manifestazioni di
centinaia di migliaia, che sono grande accumulazione di forza e di
insegnamento, a poco a poco può costruire organizzazioni solide nei
luoghi di lavoro, nei quartieri, nelle scuole e università e unirsi
alle masse di contadini poveri senza terra, o con poca terra, che
stanno conducendo una lotta tenace per rivendicare la rivoluzione
agraria, distruggere il latifondo centimetro dopo centimetro, dando
la terra a chi la lavora, per fare giustizia, liberare le forze
produttive delle campagne, produrre e creare il nuovo potere
rivoluzionario.
La grande rivoluzione democratica che
occorre al nostro paese può vincere solo attraverso un lungo
processo, perché i nostri nemici sono ancora forti, difesi dalla
polizia e dalle forze armate, sostenuti dalla stampa borghese e dai
partiti che monopolizzato vecchio ordine e spalleggiati dalle potenze
imperialiste, in particolare l'imperialismo USA. Non è possibile per
il popolo abbattere i suoi nemici in un colpo solo, in pochi giorni o
mesi, tantomeno dalla sera alla mattina. È necessaria una lotta
prolungata per costruire gli strumenti fondamentali della
rivoluzione, embrioni del nuovo potere del nuovo Stato popolare: un
autentico partito rivoluzionario del proletariato, l’esercito
guerrigliero e il Fronte Unito Rivoluzionario. Organizzazioni
rivoluzionarie clandestine, il Partito Rivoluzionario non serve a
chiedere voti e avere deputati che marciscono sulle comode poltrone
bel porcile che è il parlamento borghese, ma è costruito nel fuoco
della lotta di classe a padroneggiare e applicare la scienza e
l'ideologia della classe, il marxismo-leninismo-maoismo e dirigere
con fermezza le masse. L’Esercito Guerrigliero del Popolo per fare
la guerra popolare per rovesciare il potere nemico e stabilire il
nuovo potere di Nuova Democrazia. Il Fronte Unito Rivoluzionario per
unificare le classi rivoluzionarie sullo stesso programma di
trasformazioni politico-economico-sociali e culturali, per sostenere
la guerra popolare, circondare il nemico e sconfiggerlo.
La rivoluzione democratica,
agrario-antifeudale e anti-imperialista confischerà tutte le terre
dei latifondisti, tutti capitale burocratico-compradore (la grande
borghesia) e tutto il capitale transnazionale (imperialismo),
nazionalizzando le grandi proprietà e concentrandole nelle mani del
nuovo stato popolare, che impiegherà tutto per stabilire una nuova
economia, autocentrica e autosufficiente, per il benessere generale
del popolo e il progresso e l'indipendenza della nazione. Questa
grande rivoluzione democratica si scatena con la rivoluzione agraria,
per distruggere latifondo, dando la terra ai contadini poveri senza
terra o con poca terra, e con le lotte popolari nelle città per
difendere i propri diritti, come le grandi manifestazioni di piazza
di questi giorni.
Abbasso
lo Stato fascista e i governanti antipopolari e corrotti!
Viva
la Rivoluzione di Nuova Democrazia!
Viva
le manifestazioni e la lotta popolare rivoluzionaria!
Brasile,
giugno2013
Frente
Revolucionária de Defesa dos Direitos do Povo
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