Da
questa mattina presto le abitazioni di 4 notav, tra Torino, la Valle
e la Valsangone sono state perquisite da agenti della Digos su
mandato dei pm Padalino e Rinaudo, nell’ambito di un’inchiesta
con il reato di stalking, art 612 bis del codice penale, commesso in
Valle di Susa tra febbraio 2012 e maggio 2013.
Il
range di tempo necessario, secondo la premiata ditta Padalino e
Rinaudo, per fare stalking a Tessa Adelmo, il famoso operaio del
cantiere già famoso alle croanche, perseguitandolo e facendolo
sentire sottomincaccia (lui e la famiglia dalle carte ) a causa della
sua attività lavorativa nel cantiere.
Pochi
sono i commenti da fare in merito, sopratutto su un reato così
infamante, nei confornti dei notav.
L’attività
della perquisizione in realtà è servita per copiare e/o sequetsrare
telefoni, tablet e computer dei notav per acquisire informazioni che
ci scommettiamo, saranno considerate “interessanti”. Ci
scommettiamo visto che i notav sono particolamente consociuti nel
movimento Lele Rizzo, Alberto di Condove, ed uno di loro, Pier Paolo
Pittavino, è anche consulente per gli avvocati del pool notav nel
processo del 3 luglio…
Citiamo un passaggio significativo del decreto di perquisizione “che tutti gli episodi di cui è stato fatto oggetto sono da ricondurre ad un’unitaria regia da individuare nell’ambito di soggetti che si riconoscono nella lotta alla realizzazione della suddetta linea ferroviaria, in particolare in tutti quelli che si identificano nell’ala violenta del movimento notav” e ancora “che le indagini di p.g. fanno fondamentalmente ritenere che la persona infra indicata abbia avuto un ruolo materiale e/o morale ai fatti per cui è a processo…” e da qui il motivo del sequestro di computer, telefoni o abbigliamento.
La
vicenda dell’operaio vittima l’abbiamo trattata qui (IL
POVERO OPERAIO MINACCIATO (CHE CORREVA I RALLIES)…..E COSA SI DICE
DI LUI NEI BAR DI CHIOMONTE)
e solo due pm assetati come i due potevano dar credito a uno che
gioca a far la vittima, nascondendo l’attitudine al crumiraggio.
Inoltre crediamo che i quattro notav, più l’intero movimento non
abbiano tempo da perdere a far scherzi telefonici ad un povero
piciu…ma tant’è, questo è il senso della procura torinese.
Giu’
le mani dal Movimento notav!
Il
movimento e i notav non si fanno intimidire, ne con le perquisizioni
nè con le manette!
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