martedì 22 febbraio 2011

pc quotidiano 22 febbraio - un giovane operaio bengalese di una ditta dell'appalto della fincantieri di Monfalcone muore

la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro sostiere gli scioperi
in corso
e invita a fare del 1 marzo, giornata di lotta degli immigrati una giornata
di lotta contro le morti sul lavoro degli immigrati segue l'appello
nazionale

lo slai cobas per il sindacato di classe di marghera ha distribuito un volantino che riportiamo stralci

ieri mattina nel cantiere navale Fincantieri di Monfalcone,un operaio
originario del Bangladesh, dipendente di una ditta dell'appalto, e'
precipitato nel vuoto
ed ha perso la vita pochi minuti dopo lo schianto al suolo.
.

1° Marzo: basta morte di immigrati sul lavoro!





La Rete nazionale per la sicurezza sul lavoro fa appello a portare, nello
sciopero e nelle mobilitazioni del 1 Marzo, la lotta per la difesa della
vita dei lavoratori immigrati.

Una battaglia necessaria, da costruire assieme ai lavoratori immigrati e
alle loro associazioni, ai comitati, al movimento antirazzista, per lanciare
una campagna nazionale e una manifestazione nazionale che dia visibilità
alle ragioni di chi si batte contro le morti sul lavoro dei nuovi schiavi
del profitto.

La lunga marcia dei diritti dei lavoratori immigrati sta avanzando nel
nostro paese, dalle rivolte di Rosarno, di via Padova a Milano, dalle
proteste sulle gru, contro il supersfruttamento, le leggi razziste a partire
dal pacchetto sicurezza, contro la bossi-fini, la repressione, la
sanatoria-truffa, la crisi economica che li trasforma in clandestini.

Ma la questione delle morti sul lavoro dei nostri fratelli immigrati ancora
non ha avuto una sua specifica mobilitazione, eppure è molto alto il tributo
di sangue dei proletari immigrati.

A Paderno Dugnano, a Ravenna come a Roma, la mobilitazione della Rete
nazionale per la sicurezza sul lavoro ha portato la necessità di intervenire
su questi temi, a partire dalla necessità di rendere giustizia agli operai
immigrati morti e a non lasciare sole le loro famiglie.

La rivolta dei popoli di Algeria, Tunisia, Marocco ha ridato dignità agli
sfruttati ed oppressi dai regimi-fantoccio al servizio degli interessi dei
padroni imperialisti. Queste rivolte ancora in corso dimostrano che solo con
la ribellione di massa è possibile riprendere nelle proprie mani la propria
vita, una vita che prima valeva meno di niente e che li ha portati ad
emigrare e chi è sopravvissuto nelle nuove tratte degli schiavi ha dovuto
subire supersfruttamento, morte, cie, polizia e razzismo di stato.



Lavoratori immigrati, con lo sciopero del 1 Marzo non avete bisogno di
dimostrare quanto profitto create in questo paese ma farlo diventare
giornata di lotta per affermare i vostri diritti di esseri umani, e tra
questi il diritto alla vita nei luoghi di lavoro.

E' ora di dire assieme che non siete più disposti ad essere merce per il
profitto dei padroni.


rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@gmail.com

IERI UN ALTRO OPERAIO MORTO A MONFALCONE


La nostra Organizzazione Sindacale esprime cordoglio e dolore proletario verso il lavoratore del Bangla Desh, Ismail Miah di nemmeno 23 anni, morto per un misero salario alla Fincantieri di Monfalcone ieri 21 febbraio 2011. Stava lavorando in un condotto d’aerazione ed è precipitato per 20 metri. Questa morte ricorda quella di un operaio meridionale a Marghera, che precipitò all’interno di una conduttura.

Le condizioni di lavoro non rispettano le norme, lo SPISAL ha poteri di indagine ma raramente gli vengono segnalate le infrazioni sulla sicurezza dalle O.S., e non è vero che gli operai non le riferiscano alle O.S. stesse, il fatto è che all’interno degli stessi stabilimenti i diritti e doveri di RSU-RLS in materia, sono disattesi e violati dalla stessa Fincantieri.

E’ incredibile, la Fincantieri è un’azienda diretta all’interno dello Stato, e la vogliono pure privatizzare, per fare ancora “meglio” i loro interessi, altri morti, altro sangue, nessun rispetto di quanto si è ottenuto in sede legislativa e contrattuale, QUESTA E’ LA LINEA CASTRO-FIAT-SACCONI, questi sono i risultati, altro che “riduzione degli infortuni” !!!

Dipendente di una ditta Cozzolino che aveva lavori in subappalto da una ditta dal nome notissimo, “Carneval”, con l’aggiunta di un “Magic” che sa di beffa, di continua ed ignobile mancanza di responsabilità dei dirigenti di Fincantieri, dei responsabili della sicurezza e della produzione.

Le responsabilità ignobili di chi ancora continua e persevera nel sottopagare i lavoratori, nel ricattarli, nell’accampare false e pretestuose leggi contro il diritto alla malattia, nel nascondere gli infortuni e minacciare i testimoni, nel costruire una rete di connivenze cui partecipano spesso e volentieri i confederali stessi, una rete organizzata di controllo e repressione dei moti operai e delle forme di autorganizzazione.

Ieri a Monfalcone c’è stato l'immediato blocco del lavoro e oggi lo sciopero con blocco dei cancelli e una manifestazione sindacale dalla Fincantieri verso il centro cittadino.


OPERAI ORGANIZZIAMOCI NEL COBAS ! LOTTIAMO E DENUNCIAMO TUTTE LE MANCANZE E BUCHI NELLA SICUREZZA ! NO ALLA MORTE DA LAVORO !

Slai Cobas per il Sindacato di Classe Fincantieri Marghera

Aderente alla Rete Nazionale per la Sicurezza sui Posti di Lavoro bastamortesullavoro@domeus.it

Nessun commento:

Posta un commento