Milano/Italia = Libia: Stessa corruzione, risposte molto simili
In questi giorni che vedono il Comune di Milano scosso dal “nuovo” scandalo di Affitopoli, con al centro il patrimonio immobiliare del Pio Albergo Trivulzio – del Policlinico – e Redaelli -, dove spiccano i nomi dei privilegiati (dirigenti della Questura, politici di centro destra e centrosinistra, giornalisti di “grido”, imprenditori, affiliati alla ‘ndrangheta, sindacalisti), con sempre più forza emergono risposte e prassi di questi governanti simili a quelle del loro amico Gheddafi. E’ un coro unico di “non essere dei privilegiati, ma ‘onesti’ cittadini che hanno partecipato ad Aste ‘Pubbliche’”. O di chi dice “che vogliono fare piazza pulita” ma poi si tengono ben stretta la poltrona. Chi minaccia querele contro la gogna mediatica, quando invece dovrebbe vergognarsi e quantomeno dimettersi. E udite udite chi rivendica “di aver operato in piena trasparenza”. Come non fare parallelismi col regime libico col quale hanno un rapporto amicale, ma principalmente, affaristico. Ma è nelle risposte che danno a chi una casa non la tiene o che gli viene negata anziché viene sgomberato perché costretto ad occuparla, perché emerga la stessa linea tra Italia e Libia. Certo ancora non siamo ai carri armati in piazza o ai bombardamenti sulla folla, ma c’è da scommettere che di questo passo ci si arriva anche qua. Infatti in questi giorni continuano gli sgomberi selvaggi di occupanti di case Aler, su sollecitazione dello “sceriffo” De Corato a cui “prontamente” rispondono le solerti forze del dis-ordine. Sgomberi che non rispettano nemmeno la dignità e i bisogni delle persone. Madri con bambini piccoli buttate per strada, precari con un reddito di 700 euro privati di un tetto, e via di questo passo. E, come loro prassi, non mancano criminalizzazione e repressione di chi sostiene e organizza la resistenza – la lotta – le iniziative della povera gente. Come proletari comunisti sosteniamo queste iniziative e ribadiamo che è necessario unirsi e seguire l’esempio delle masse arabe in rivolta per cacciare i nostri tiranni.
Circolo proletari comunisti Milano
di seguito il comunicato dell’iniziativa del Comitato abitanti San Siro e cs Cantiere contro il PAT
BLITZ AL CDA DEL PAT: VIA I PRIVILEGIATI, DENTRO GLI SFRATTATI
OGGI AL PAT, GIOVEDI' A PALAZZO MARINO!
Foto, video e altri materiali: http://www.cantiere.org/art-03129/blitz-al-cda-del-pio-albergo-trivulzio-que-se-vayan-todos.html
Questa mattina a Milano, in zona San Siro, Comune e Aler hanno dimostrato per l'ennesima volta l'efficacia delle politiche abitative di questa città. Nel pieno dello scandalo "affittopoli", mentre si allungano le liste di nomi noti che affittano e comprano case destinate ai bisognosi a bassissimo prezzo, pensano bene di sgomberare le famiglie che con moltissima fatica e sacrifici pagano all'Aler, quando riescono, 700 euro al mese.
E pensare che l'emergenza abitativa in cui Milano si trova da 20 anni sarebbe già risolta se tutte le case sfitte (e quelle requisite a chi non avrebbe alcun titolo di permanervi) di PAT, Aler, Policlinico venissero assegnate a chi ne ha realmente bisogno, attraverso graduatorie e con canoni in base al reddito, non regalate direttamente agli amici della cricca, pidiellini e mafiosi che si scambiano favori e si spartiscono i privilegi.
Per questo gli abitanti del quartiere San Siro hanno approfittato della riunione del CdA del Pio Albergo Trivulzio per andare a reclamare ciò che ci spetta, case per tutti, a partire dalla famiglia che è stata sgomberata questa mattina, a cui
Aler e Comune avevano offerto come alternativa la comunità, che al momento non ha posti, e che in ogni caso significherebbe la separazione del nucleo familiare.
Con uno striscione con scritto "VIA IL CDA DEL PAT, ORA DIMETTETEVI TUTTI - VIA I PRIVILEGIATI, DENTRO GLI SFRATTATI" abbiamo fatto irruzione nella palazzina in cui stava finendo di svolgersi il CdA. Ci si è presentato Fabio Nitti in persona, direttore generale del PAT a cui la giunta ha affidato immobili donati al patrimonio pubblico, il quale si è rifiutato di rispondere ed ha evaso ogni domanda riguardante tutti gli scandali peggiori di questi ultimi giorni. Si è pure permesso di prendere in giro la famiglia sfrattata questa mattina, impegnandosi con tanto di firma davanti a decine di
giornalisti e telecamere ad assegnargli un alloggio ad equo canone e poi rimangiandosi la parola solo cinque minuti dopo quando ha invitato la famiglia, in forma privata, a salire nei suoi uffici per siglare gli accordi.
Giovedì alle 17:00 sotto Palazzo Marino un presidio dei comitati dei quartieri popolari e dei giovani precari che non riescono a trovare casa chiederà:
- ora che i vertici del PAT sono commissariati, che se ne vadano pure
- l'assegnazione attraverso graduatorie e con canoni in base al reddito di tutti gli immobili appartenenti a vario titolo a
enti pubblici
- il blocco immediato di sgomberi e sfratti e una sanatoria per tutti gli occupanti per necessità
Comitato degli
Abitanti di San Siro - CS Cantiere
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