“I massacri dei civili sono inaccettabili ma non vogliamo la fine di Gheddafi”
Bando alle chiacchiere ufficiali del governo... Questo è parlare chiaro!
In questa intervista riportata dal quotidiano
***
stralci...
Domanda: Onorevole Lamberto Dini, lei che è presidente della commissione Esteri del Senato, vuole spiegare perché nei giorni scorsi il premier Berlusconi ha evitato di “disturbare” Gheddafi mentre iniziava il massacro dei manifestanti e, solo adesso, ultimo Paese in Europa, l’Italia condanna le violenze del regime libico?
Risposta: “Siamo stati colti di sorpresa dalla rivolta che si è sviluppata in Cirenaica. Anche Gheddafi non si aspettava la protesta del suo popolo. Non potevamo immaginare quale scontento covasse nel Paese.”
[Chi sta al governo non si aspetta mai quanto scontento cova nel Paese...]
D: Cosa succederà adesso?
R: “Il Paese ‘è diviso in due:
D: Non sembra così: continuano gli scontri. E a Bengasi proseguono i bombardamenti.
[Tocca al giornalista con santa pazienza ricordargli che non è così!]
D: Berlusconi e Frattini hanno evitato di prendere posizione, mentre adesso condannano le violenze, voltando la faccia all’amico libico. L’Italia ora auspica la fine di Gheddafi?
R: “L’Italia non auspica la fine di Gheddafi, non abbiamo ragioni per volere la caduta di un leader che oggi intrattiene buoni rapporti con tutta la comunità internazionale. Certo, la repressione è inaccettabile, e se Gheddafi continua a percorrere questa strada, segnerà la sua fine.”
Nessun commento:
Posta un commento