mercoledì 23 febbraio 2011

pc quotidiano 23 febbraio - Libia, i piloti disertano e le masse continuano a combattere il macellaio Gheddafi


Tripoli, 23 feb. - (Adnkronos/Aki) - Avevano l'ordine di bombardare Bengasi ma i due piloti si sono rifiutati e dopo essersi lanciati fuori hanno lasciato precipitare l'aereo. E' accaduto stamattina a ovest della città libica di Adjabiya dove un caccia del tipo Sukhoi 22, di fabbricazione russa, è precipitato. Lo ha annunciato il sito del quotidiano libico 'Quryna', considerato vicino a Seifulislam Gheddafi.

Fonti militari hanno confermato la notizia al giornale, sostenendo che il velivolo era decollato da Tripoli con l'obiettivo di bombardare Bengasi. Un ufficiale dell'aviazione, che ha il grado di colonnello, ha spiegato che "i due piloti a bordo, Abdel Salam Atiya al-Abdali e Ali Omar Gheddafi, si sono rifiutati di eseguire l'ordine di bombardare la città e hanno fatto precipitare il velivolo dopo essersi lanciati con il paracadute".

Continuano anche sotto i bombardamenti degli aerei di Gheddafi le battaglie per la conquista delle varie città.

I manifestanti dicono di aver preso anche Misurata, la più grande nella metà occidentale del paese. Sei persone sarebbero state uccise e circa 200 ferite negli scontri.

La costa orientale dall’Egitto attraverso Tobruk e Bengasi fino a Ajdabiya è nelle mani degli insorti.

Il governo controllerebbe ancora Tripoli, nella quale si continuano a sentire spari, ma ha perso ormai la Cirenaica.

A Bengasi, il capoluogo della Cirenaica, le linee telefoniche e il servizio internet è interrotto, secondo un inviato del britannico Guardian. Fonti da Tripoli dicono che la città è ancora sotto il controllo del governo, ma la Cirenaica è ormai persa.

Vengono confermati da diverse fonti almeno 1000 morti.

Nessun commento:

Posta un commento