Trascorre l'infanzia in un istituto. A 13 anni emigra a Torino dove vive la madre. Iscritto alla FGCI poi al PCI, si allontana presto dalla sinistra istituzionale per legarsi a gruppi rivoluzionari e anarchici. quindi fa parte della Banda Cavallero autore di rapine e di episodi di scontro a fuoco con morti.
Arrestato e processato viene condannato all'ergastolo. Il carcere non spegne il suo spirito rivoluzionario, infatti insieme agli altri detenuti si batte, rivoltandosi contro le condizioni carcerarie nelle quali i detenuti erano costretti a vivere, riuscendo a conquistare con queste prime rivolte, una serie di diritti loro negati, dall'avere carta e matita per poter scrivere o avere più di un libro in cella a proteste contro il sistema penitenziario, le condizioni detentive, i decreti legge sulle carceri; come la lotta sul decreto di amnistia per i detenuti politici incarcerati durante "l'autunno caldo" o le condizioni detentive in massima sicurezza e l'introduzione delle carceri speciali e del regime in 41bis (art. 41bis codice penale). Partecipò alle rivolte in carcere, che segnarono la storia carceraria italiana... Nel novembre 1976 tenta di evadere con altri quattro detenuti dal carcere di Favignana attraverso un tunnel sotterraneo che viene però scoperto dagli agenti[3].
Nel 1978 è il primo nella lista dei 13 nomi indicati dalle Brigate rosse come detenuti da liberare in cambio del rilascio di Aldo Moro.
In carcere studia, legge e scrive: pubblica il suo primo libro nel 1972 "L'evasione impossibile" ed è autore di diversi scritti poetici. Alla sua prima raccolta poetica, Con quest'anima inquieta (Torino, Senza galere, 1979), seguirà La nostalgia e la memoria (Milano, G. Maj, 1986) Dal 1995, in regime di semilibertà. Dal 21 gennaio 2000 è libero.
tra le sue Opere
- Sante Notarnicola, L'evasione impossibile, con una prefazione di Pio Baldelli, Feltrinelli, 1972
- Sante Notarnicola, Con quest'anima inquieta, Edizioni senza galere, Milano, 1979
- Sante Notarnicola, La nostalgia e la memoria, Giuseppe Maj editore, Milano, 1986
- Sante Notarnicola, …Camminare sotto il cielo di notte. Intervista a Sante Notarnicola, a cura di Radio Sherwood, Calusca editrice, Padova, 1993
- Sante Notarnicola, Materiale interessante. Liberi dal silenzio, a cura di Pino Cacucci, Edizioni della Battaglia / Junk books, Palermo, 1997
- Sante Notarnicola, L'evasione impossibile, Odradek, Roma,1997
Un combattente nato, che aveva nelle scorse settimane sconfitto anche il Covid, “guarendo praticamente da solo”, come hanno detto i medici, perché a 83 anni e con i diversi problemi che aveva avuto, anche il dosaggio dei medicinali doveva essere cauto.
Era rientrato a casa pochi giorni fa, a Bologna, che era diventata la sua città dopo l’infanzia a Torino e 21 anni di peregrinazioni nel “circuito dei camosci”, come si usava chiamare le carceri speciali.
Nessun commento:
Posta un commento