da proletari comunisti 13 novembre 2013
4"indagati" per un funerale. Quello di Prospero Gallinari
Non c'è limite al ridicolo, anche se un potere ridicolo può essere
alquanto pericoloso. Non riconoscendo, infatti, il limite tra il serio e
l'assurdo rischia sempre l'"eccesso" per sembrare quel che non è.
Specie nel caso della repressione.
La notizia ha fatto per qualche giorno il giro del tribunale di
Reggio Emilia. Qualcuno aveva chiesto l'incriminazione di ben quattro
persone che avevano preso la parola per salutare, nel cimitero della
città, Prospero Gallinari. Si era nel gennaio di quest'anno. I funerali
si erano svolti sotto la neve, un migliaio di persone - tra cui un certo
numero di ex prigionieri politici - aveva portato l'estremo saluto a un
comunista senza macchia, per quanto si possa dissentire sulla "linea
politica".
Loris Tonino Paroli, Sante Notarnicola, Davide Mattioli e Salvatore Ricciardi sono stati quindi indagati per "istigazione a delinquere in concorso" tra loro. Cos'era avvenuto? Niente di abnorme: pugni alzati, bandiere rosse, qualche canzone partigiana e l'Internazionale. Qualcuno ha preso la parola, davanti a un numero impressionante di telecamere, naturalmente per riconoscere la statura morale e politica di Prospero e delle sue scelte, testimoniate dall'alto prezzo pagato di persona. Qualche ridicolo buontempone ha ritenuto di ravvisare in quelle "orazioni funebri" una sorta di apologia al terrorismo.
Indicando gli ex brigatisti Salvatore Ricciardi e Sante Notarnicola nonché il reggiano Loris Tonino Paroli e un giovane di Reggio, Davide Mattioli, che durante il funerale aveva letto un brano di un libro di Gallinari, alzando un segnalibro con il simbolo “No Tav”. A
Loris Tonino Paroli, Sante Notarnicola, Davide Mattioli e Salvatore Ricciardi sono stati quindi indagati per "istigazione a delinquere in concorso" tra loro. Cos'era avvenuto? Niente di abnorme: pugni alzati, bandiere rosse, qualche canzone partigiana e l'Internazionale. Qualcuno ha preso la parola, davanti a un numero impressionante di telecamere, naturalmente per riconoscere la statura morale e politica di Prospero e delle sue scelte, testimoniate dall'alto prezzo pagato di persona. Qualche ridicolo buontempone ha ritenuto di ravvisare in quelle "orazioni funebri" una sorta di apologia al terrorismo.
Indicando gli ex brigatisti Salvatore Ricciardi e Sante Notarnicola nonché il reggiano Loris Tonino Paroli e un giovane di Reggio, Davide Mattioli, che durante il funerale aveva letto un brano di un libro di Gallinari, alzando un segnalibro con il simbolo “No Tav”. A
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