giovedì 25 marzo 2021

pc 25 marzo - La guerra dei vaccini - un articolo informativo utile

Le guerre dei vaccini, l'ASEAN e il Quad

Prabir Purkayastha | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

21/03/2021

La pandemia di Covid-19 richiede che tutte le nazioni cooperino per vaccinare l'intera popolazione mondiale. In questa crisi di civiltà la legge del più forte, non funziona!

La recente dichiarazione del Quad - Quadrilateral Security Dialogue, alleanza indo-pacifica tra Stati Uniti, India, Giappone e Australia - non mette in primo piano il suo asse militare, ma attiene alla spinta vaccinale contro la pandemia di Covid-19. Con la minaccia di una seconda o di una terza ondata in vari paesi, i vaccini stanno emergendo come il fulcro non solo della ripresa globale ma anche della diplomazia globale. Ecco perché l'ASEAN - o Sud-Est asiatico - con i suoi 700 milioni di persone e il suo enorme mercato, è in gioco nella competizione sui vaccini tra gli Stati Uniti con i suoi alleati del Quad e la Cina. In questo gioco diplomatico è smarrita la terribile necessità di lottare insieme come umanità contro una sfida di civiltà posta dalla pandemia di Covid-19.

La convinzione degli Stati Uniti sulla propria specificità, li isola dal resto del mondo sulla questione dei vaccini. Il loro obiettivo dichiarato è quello di riservare la propria produzione di vaccini per sé fino a quando non avranno vaccinato l'intera popolazione, e solo allora provvedere agli altri. In analogia con la maschera d'ossigeno sugli aerei, si applica la famosa o famigerata regola: aiutare sé stessi prima di aiutare gli altri. Così, per i prossimi sei mesi, le esportazioni dagli Stati Uniti verso altri paesi di vaccini mRNA di Moderna e Pfizer sono improbabili, ad eccezione di alcune quantità destinate ai suoi stretti alleati europei e a Israele. In secondo luogo, la catena del freddo, a temperature bassissime, e l'elevato costo del vaccino precludono l'uso di questi vaccini mRNA per la maggior parte dell'Asia, dell'Africa e anche dell'America Latina. In terzo luogo, gli Stati Uniti e altri paesi ricchi respingono qualsiasi considerazione sulla pandemia che possa riflettersi in una diminuzione dei profitti per le aziende che detengono i diritti di proprietà intellettuale sui vaccini. Anche se molti paesi potrebbero mettere a disposizione la propria capacità produttiva, non possono di fatto produrre i vaccini dato che le conoscenze proprietarie per produrli non saranno condivise.

La produzione di vaccini non riguarda solo i brevetti ma anche altre forme di proprietà intellettuale come i segreti commerciali. L'ingegneria inversa (dall'inglese reverse engineering che consiste nella ricostruzione di un prodotto già esistente) dell'intera tecnologia del vaccino durante un'epidemia in corso non è un'opzione praticabile. Ecco perché il Sudafrica e l'India, sostenuti da un gran numero di paesi e gruppi della società civile, nel corso della pandemia da Covid-19 hanno chiesto una deroga temporanea di alcuni obblighi su Trattato TRIPs (relativo a diritti d'autore e diritti correlati, disegni industriali, brevetti, ecc.), prevedibilmente osteggiata dai paesi ricchi: Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea, Giappone, Australia. I profitti per le Big Pharma hanno la meglio sulle vite umane anche durante un'epidemia globale.
Il mondo occidentale si aspetta che mentre i vaccini mRNA ad alto costo e che richiedono una rigorosa catena del freddo siano usati nei paesi ricchi, il resto si accontenti di AstraZeneca-Oxford e di altri vaccini nella linea delle aziende occidentali. I produttori di vaccini generici in altri paesi produrrebbero poi questi vaccini su licenza di Big Pharma. Il Serum Institute of India, il più grande produttore di vaccini al mondo, si è legato ad AstraZeneca per produrre Covishield.

Per gli Stati Uniti, la battaglia sui vaccini mira a tenere fuori la Russia e la Cina dall'ingresso in varie regioni. Dato che le richieste di vaccino continuano ad aumentare in molti paesi, tenere fuori i vaccini russi e cinesi implica essere in grado di fornire a questi paesi altri vaccini. L'alleanza del Serum Institute con AstraZeneca è la pietra angolare della battaglia statunitense per negare alla Russia e alla Cina i mercati dei vaccini in America Latina, Europa, Asia e Africa.

La desolante performance dell'Unione Europea sul lancio dei vaccini è stata purtroppo aggravata dal blocco temporaneo da parte di molti paesi europei del vaccino AstraZeneca per il rischio di formazione di coaguli di sangue dopo la vaccinazione. Anche se il regolatore europeo del farmaco ha dato il segnale verde ritenendo basso il rischio rispetto ai benefici della vaccinazione, è probabile che aumenti l'esitazione, che già esiste in Europa, verso il vaccino. Il vaccino di AstraZeneca era stato precedentemente appoggiato dall'OMS, dal Regno Unito e dall'ente regolatore indiano, ritenendo che i suoi vantaggi superassero di gran lunga i rischi. Il regolatore statunitense deve ancora autorizzare il vaccino AstraZeneca, anche se ne ha già immagazzinato parecchio.

Con molti paesi dell'UE che hanno visto un'impennata nei numeri della pandemia, la Cina e la Russia hanno fatto un passo in questa breccia per promuovere il loro vaccino. L'Ungheria e la Serbia stanno usando i vaccini russi e cinesi, con la Serbia che emerge come uno dei paesi con la più alta percentuale di persone vaccinate. Il regolatore dell'Unione Europea, dopo aver inizialmente bloccato il vaccino russo Sputnik V, sta attualmente ripensandoci. Ma molti paesi europei non stanno aspettando il regolatore dell'UE, e stanno stringendo i loro accordi indipendenti con la Russia e la Cina. L'Italia sta addirittura proponendo di iniziare la produzione dello Sputnik V a livello nazionale.

Gli Stati Uniti hanno usato la loro influenza per cercare di tenere russi e cinesi fuori dall'America Latina. Tuttavia, anche i paesi favorevoli agli Stati Uniti ritengono che le richieste di Pfizer siano spropositate: i funzionari argentini hanno detto che la Pfizer ha chiesto ai governi non solo di indennizzarla contro le cause civili presentate dai cittadini che subiscono gravi eventi avversi, ma anche di coprire i danni conseguenti ad atti di negligenza, frode o dolo della Pfizer stessa. Per aggiungere il danno alla beffa, la Pfizer ha chiesto all'Argentina di impegnare i suoi beni sovrani - riserve bancarie federali, edifici delle ambasciate o basi militari - come garanzia. Anche le trattative con il Brasile si sono interrotte per richieste simili.

Sia l'Argentina che il Brasile si sono ora rivolti alla Russia e alla Cina per i vaccini. L'Argentina ha piazzato ordini per 25 milioni di dosi del vaccino Sputnik V. L'Argentina ha aperto alla Russia la porta dell'America Latina, con ordini di Sputnik V da Messico, Bolivia, Venezuela, Nicaragua, Honduras, Guatemala che seguono le indicazioni dell'Argentina. Il Messico ha scommesso molto sui vaccini cinesi, così come il Cile. Il Cile è ora considerato come uno dei paesi che sta emergendo per il record nella vaccinazione rapida del suo popolo, superando anche il Regno Unito e gli Stati Uniti nel numero di persone vaccinate per cento, il grosso dei quali con i 10 milioni di vaccini che ha ricevuto dalla Sinovac cinese.

Il Brasile sotto Bolsonaro è stato un disastro con tassi di mortalità in aumento e i suoi ospedali di nuovo vicini al collasso. Prima, Bolsonaro ha deriso i vaccini cinesi. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) ha descritto con orgoglio come ha convinto il Brasile a rifiutare il vaccino russo COVID-19 (HHS Annual Report 2020, pg 48). Con la variante attuale che reinfetta molte persone che si erano ammalate in precedenza, i brasiliani hanno capito l'idiozia di Bolsonaro. Il governo brasiliano castigato sta ora procurando i vaccini da Sinopharm e Sinovac, e anche entrando in accordi di produzione per questi vaccini.

L'Africa sta guardando alla piattaforma Covax dell'OMS, alla Cina e all'India per i suoi vaccini. Contrariamente a quanto sostenuto dagli Stati Uniti, la piattaforma Covax dell'OMS non è sotto l'influenza cinese, ma sotto il controllo dell'alleanza dei vaccini CEPI e GAVI, con la Fondazione Bill e Melinda Gates che gioca un ruolo importante. Sono stati riluttanti ad accettare sia i vaccini cinesi che quelli russi e hanno puntato molto sul vaccino di AstraZeneca concesso in licenza al Serum Institute. Con AstraZeneca in difficoltà, solo 237 milioni di dosi (due dosi, quindi per 117,5 milioni di persone) del suo Covishield saranno consegnate entro maggio 2021 a 142 paesi che hanno sottoscritto la piattaforma Covax dell'OMS. Pfizer mette a disposizione un misero 1,2 milioni di dosi a condizione che i paesi forniscano loro l'immunità per eventuali danni dovuti al vaccino. A questo ritmo, i paesi più poveri dovranno aspettare fino al 2025-26 prima che tutta la loro popolazione sia vaccinata.

Questo ci riporta alla recente dichiarazione del Quad sui vaccini. Il gioco degli Stati Uniti è di avere il Giappone come finanziatore dei vaccini e l'India che li produce, tenendo la Russia e la Cina fuori dai paesi ASEAN. Sfortunatamente per gli Stati Uniti, i principali paesi ASEAN - per esempio, Indonesia, Malaysia, Thailandia - stanno già usando vaccini russi o cinesi. L'Indonesia ha ordinato 50 milioni di dosi di Sinovac cinese e 60 milioni di dosi del vaccino Sinopharm. La Malesia ha ordinato 6,4 milioni di dosi di Sputnik V da Gamaleya e altri 12 milioni di vaccini Sinovac. È improbabile che questi paesi interrompano il loro approvvigionamento dalla Cina e dalla Russia per le future consegne incerte di AstraZeneca, dato che AstraZeneca non è attualmente in grado di soddisfare i suoi impegni europei e con l'OMS.

A differenza degli Stati Uniti, dell'UE e del Regno Unito, paesi come l'India, la Russia e la Cina stanno offrendo i vaccini ad altri paesi, mentre vaccinano anche la loro popolazione. Come abbiamo scritto in precedenza su queste colonne, i paesi ricchi stanno facendo incetta di vaccini, mentre negano i vaccini agli altri paesi. Finora, tutte le dosi di Moderna e il 96% di quelle di Pfizer/BioNTech sono state acquistate dai paesi ricchi. Ricordate la citazione dell'amministratore delegato della Bayer Marijn Dekkers nel 2013 riguardo a un farmaco contro il cancro? Disse: "Non abbiamo sviluppato questo farmaco per gli indiani. L'abbiamo sviluppato per i pazienti occidentali che possono permetterselo".

Come indicano gli attuali numeri in aumento da Brasile, Europa e India, l'immunità di gregge arriverà solo quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata. I paesi lo capiscono e sono disposti a prendere i vaccini da chiunque sia disposto a offrirli e a prezzi ragionevoli. La stupidità degli Stati Uniti e dei loro alleati che vilipende i vaccini russi e cinesi con un ritorno alla retorica della guerra fredda è sufficiente perché la gente aspetti indefinitamente i vaccini occidentali "superiori", anche a prezzi proibitivi. L'India è opportuno che segua una sua politica estera di autonomia strategica che legarsi alla visione statunitense del contenimento cinese nell'area indo-pacifica. Combattere la pandemia richiede che tutte le nazioni cooperino piuttosto che giocare un gioco a somma zero l'una con l'altra.

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