dalla stampa
Ex Ilva, i sindacati proclamano lo stato di agitazione a Cornigliano
Non è entrato in vigore l'integrativo: "Azienda arrogante, pronti a ogni iniziativa di lotta"
Stato di
agitazione per i lavoratori Arcelor Mittal dello stabilimento di
Cornigliano. Lo ha dichiarato l'rsu dopo aver appreso "verbalmente
dall'azienda", come si legge in una nota, che con il 1 gennaio 2020 non è
entrato in vigore il contratto integrativo aziendale.
"Mentre il tribunale concede un periodo di tempo per mettere a norma l'Afo 2 - si legge nella nota della Rsu - permettendo a azienda e governo di trovare soluzione alla complicatissima vicenda ex Ilva, Arcelor Mittal in maniera arrogante annulla elementi di salario contrattato e i diritti già conquistati dai lavoratori". Il contratto integrativo per i lavoratori ex Ilva regola fra l'altro anche le maggiorazioni per festività e straordinario.
Saremo pronti a ogni azione di lotta necessaria".
"Mentre il tribunale concede un periodo di tempo per mettere a norma l'Afo 2 - si legge nella nota della Rsu - permettendo a azienda e governo di trovare soluzione alla complicatissima vicenda ex Ilva, Arcelor Mittal in maniera arrogante annulla elementi di salario contrattato e i diritti già conquistati dai lavoratori". Il contratto integrativo per i lavoratori ex Ilva regola fra l'altro anche le maggiorazioni per festività e straordinario.
Saremo pronti a ogni azione di lotta necessaria".
Ex Ilva, Mittal blocca il contratto integrativo:e
GENOVA -
Stato di agitazione per i lavoratori Arcelor Mittal dello stabilimento di Genova
Cornigliano. La decisione arriva direttamente dalla rsu dopo aver appreso "verbalmente dall'azienda", come si legge in una nota, che con il 1 gennaio 2020 non è entrato in vigore il contratto integrativo aziendale.... arriva la nota negativa che porta i lavoratori alla decisione di dichiarare lo stato di agitazione. I sindacati hanno chiesto d’urgenza un incontro con le parti firmatarie dell’accordo di settembre 2018. "Dopo la positiva notizia sull' Altoforno 2 in un momento particolarmente delicato dove si sta discutendo del futuro della siderurgia e assolutamente inspiegabile la posizione dell’azienda di disdettare gli accordi integrativi.
Cornigliano. La decisione arriva direttamente dalla rsu dopo aver appreso "verbalmente dall'azienda", come si legge in una nota, che con il 1 gennaio 2020 non è entrato in vigore il contratto integrativo aziendale.... arriva la nota negativa che porta i lavoratori alla decisione di dichiarare lo stato di agitazione. I sindacati hanno chiesto d’urgenza un incontro con le parti firmatarie dell’accordo di settembre 2018. "Dopo la positiva notizia sull' Altoforno 2 in un momento particolarmente delicato dove si sta discutendo del futuro della siderurgia e assolutamente inspiegabile la posizione dell’azienda di disdettare gli accordi integrativi.
Il contratto integrativo per i lavoratori ex Ilva regola fra l'altro anche
le maggiorazioni per festività, straordinario oltre ad altri aspetti
quali il permesso per le donazioni di sangue, le chiamate sul lavoro e
altri aspetti....Nell'accordo firmato a settembre 2018 era stato definito che i contratti integrativi
avrebbero dovuto essere ridiscussi entro fine 2019, cosa che non è
avvenuta anche a causa dell'incertezza creata dalla decisione di Arcelor
Mittal di restituire impianti e lavoratori ai commissari. Mesi di
tensione tra Mittal, Governo e sindacati che hanno portato a una
situazione di incertezza con la decisione del gruppo franco-indiano di
lasciare l'Italia, con l'esecutivo alla ricerca di una soluzione. Ora
una nuova tegola nella partita e all'orizzonte si fa sempre più largo la
possibilità di una grande manifestazione in piazza a Genova .... si
continuano a fare accordi tra governo e azienda alle spalle dei
lavoratori che con l'azzeramento dell'integrativo rischiano di perdere
3-400 euro al mese. O l'azienda fa un passo indietro o tra qualche
giorno saremo in piazza".
La
decisione unilaterale dell'azienda in attesa di una ridiscussione fa
infuriare i lavoratori che rischiano di perdere anche 300 euro di
stipendio
Il contratto integrativo per i lavoratori ex Ilva regola fra
l’altro le maggiorazioni per decimi di turno, per festività e
straordinario, il tempo per il cambio tuta, i permessi per le donazioni
di sangue e molto altro.
Nell’accordo firmato a settembre del 2018 era stato definito
che i contratti integrativi avrebbero dovuto essere ridiscussi entro la
fine del 2019, cosa che non è avvenuta anche a causa dell’incertezza
creata dalla decisione di Arcelor Mittal di restituire impianti e
lavoratori ai commissari da cui è nata la trattativa tutt’ora in corso.
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