giovedì 9 gennaio 2020

pc 9 gennaio - Manifestazione a Sigonella il 12 gennaio contro la guerra e le basi USA/NATO

Il 12 gennaio, sull’onda della grande paura dello scoppio di un grande conflitto mondiale, a Sigonella è prevista una grande mobilitazione nazionale organizzata da una fitta schiera di movimenti, associazioni, partiti e liberi cittadini pacifisti e antimilitaristi.
Diranno “no” alla guerra e all’uso delle armi per la risoluzione di problematiche tra nazioni nemiche.
Spirano venti di guerra in Iran e la Sicilia teme attacchi da parte delle milizie antagoniste alle truppe americane, che sull’Isola controllano due basi definite strategiche per le operazioni militari. Si tratta della base militare di Sigonella, sede di un aeroporto militare sotto l’influenza delle forze militari americane e del Muos di Niscemi, la grande antenna dalla quale vengono pilotati in remoto i droni.L’iniziativa arriva all’indomani della richiesta di chiarimento del Ministero degli Esteri nel coinvolgimento della Sicilia nell’operazione che dell’esercito americano che ha ucciso con un drone
il generale iraniano Soleimani. Quella del 12 gennaio, dicono a BlogSicilia gli organizzatori, sarà una manifestazione dal quale uscirà fuori un’unica, importante richiesta: lo smantellamento delle basi militari americane attualmente presenti nel territorio italiano a prescindere dall’operazione americana.

La Sicilia, secondo i diversi gruppi che parteciperanno alla mobilitazione, è direttamente interessata dal conflitto che sta per acuirsi tra Iran e Stati Uniti. Oltre a Sigonella, è presente anche la base del Muos che permette il monitoraggio e il pilotaggio remoto dei droni americani. “Sigonella – continuano gli organizzatori dell’iniziativa – non era ancora stata utilizzata per scopi militari derivanti da conflitti mondiali e assume un nuovo ruolo centrale visto che partecipa alla gestione dei droni, che sono i principali strumenti che saranno utilizzati nei conflitti futuri”. E in questo senso il Muos di Niscemi assume un ruolo importante. Il 12 gennaio nascerà un’istanza contro la guerra come risoluzione delle problematiche internazionali e sarà fatta presente la preoccupazione per la presenza nel nostro territorio di basi che mettono a rischio la vita degli italiani senza che l’Italia sia direttamente coinvolta dal conflitto.

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