venerdì 10 gennaio 2020

pc 10 gennaio - Torino antifascismo militante e popolare

Salvini diventa un cinghiale nei manifesti di Torino

Apparsi vicino alla zona universitaria di Palazzo Nuovo, il leader della Lega in versione animale e con la felpa della polizia
Manifesti che irridono il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, sono comparsi la scorsa notte a Torino sui muri vicini a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'università. Sui cartelloni, che ricordano quelli delle campagne elettorali, è scritto: "Prima i cinghiali. Vota Matteo suini".Nei manifesti è disegnato un cinghiale con indosso una felpa verde con la scritta 'polizia' e un rosario al collo. In basso a destra un simbolo, che ricorda quello della Lega, con su scritto "Sega. Suini premier".
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Torino, lo sfogo del gelataio di Borgo Dora: "Minacciato perché antifascista"

Maurizio De Vecchi gestisce la Gelateria Popolare di via Mameli: "Mi hanno urlato 'ti tappiamo la bocca', 'ti facciamo chiudere'. Ma io lo ribadisco: il fascismo è un reato"

La Gelateria Popolare di via Mameli, a Torino in Borgo Dora, ha subito l'ennesimo episodio di minacce e insulti. A denunciarlo è il titolare Maurizio De Vecchi con un post su Facebook: "Mettiamo il caso che io venga aggredito da un gruppetto di fascisti di zona che mi urlano 'co*** e anarchico', ' ti facciamo chiudere', 'ti tappiamo la bocca', 'tanto ti facciamo strappare quelle scritte e te le facciamo ingoiare' riferendosi al logo 'il Balon è di tutti' esposto in gelateria, logo di una campagna che si opponeva al trasferimento del mercato del Libero Scambio" . "Allora in quel caso - continua il post - ma da adesso non solo in quel caso, scriverei che ribadisco con forza di essere: antifascista, antirazzista, contrario ad ogni tipo di discriminazione di razza, genere, religione e idee politiche, contrario ad ogni forma implicita o esplicita di omofobia, contrario ad ogni tipo di violenza sia fisica o psicologica sulle donne, contrario ad ogni tipo di guerra".

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