Nell’ambito
del “Mese di mobilitazione internazionale
per la liberazione del compagno Georges Abdallah”, detenuto in
Francia dal 1984, si è tenuta una manifestazione che ha visto la
partecipazione di oltre 5OO tra militanti di diverse organizzazioni e
solidali. Il corteo è partito dalla stazione ferroviaria di
Lannemezan per raggiungere il carcere. I/le compagni/e di Samidoun
(Rete di solidarietà ai prigionieri palestinesi, n.d.t.), del
collettivo di Tolosa “Palestine Vaincra”
e di una delegazione del Soccorso
Rosso Internazionale,
(composta da militanti di Bruxelles, Milano e Zurigo) erano alla
testa del corteo, seguiti da altri comitati di solidarietà a Georges
provenienti da varie città francesi, associazioni solidali con il
popolo palestinese e organismi di solidarietà con i prigionieri
baschi e catalani. Sono stati scanditi ripetutamente slogan in
sostegno
di Georges, contro il sionismo e l’imperialismo e per la
liberazione della Palestina. Davanti al carcere è stata letta la
dichiarazione che Georges ha preparato per l’occasione, che
pubblicheremo (tradotta
in italiano)
appena possibile, e sono stati fatti molti interventi dai gruppi
presenti .
Questa
manifestazione rappresenta un momento della più ampia mobilitazione
internazionale sviluppatasi a ottobre, con cortei, presidi, azioni a
Gaza, Beirut, in diverse città francesi come Parigi, Tolosa,
Bordeaux, Montpellier, ecc., nonché ad Amburgo, Zurigo, Bruxelles,
Ginevra, Goeteborg, Milano e in altri Paesi.
La
mobilitazione continua!
Solidarietà
con Georges Abdallah e tutti i rivoluzionari prigionieri nel mondo!
Contro
il sionismo e l’imperialismo!
Rafforzare
ed estendere la solidarietà! Abbattere il capitalismo!
Dichiarazione
di Georges Abdallah in occasione della manifestazione del 19 ottobre
a Lannemezan
21
ottobre 2019
Cari/e
amici/amiche, cari/e compagni/e,
Anni,
anni molto lunghi, ed è sempre la stessa emozione e soprattutto la
stessa determinazione che
fanno eco alla vostra mobilitazione solidale. Oggi, all'alba di questo 36° anno di detenzione, sicuramente non ignorate quale forza ed entusiasmo la vostra manifestazione m’apporti, qui in questi luoghi sinistri.
fanno eco alla vostra mobilitazione solidale. Oggi, all'alba di questo 36° anno di detenzione, sicuramente non ignorate quale forza ed entusiasmo la vostra manifestazione m’apporti, qui in questi luoghi sinistri.
Al
di là di questo filo spinato e delle torrette d’osservazione che
ci separano, eccoci sempre insieme, fermamente ritti ad affrontare
questo nuovo anno che s’annuncia già ricco di lotte e speranze.
La
vostra solidarietà, la vostra mobilitazione nella diversità del
vostro impegno, mi riscaldano il cuore ... In effetti, per tutti
questi decenni trascorsi, non mi sono mai mancate, compagni. Coloro
che hanno scommesso sul respiro corto del vostro slancio di
solidarietà ne fanno le spese.
Sapete,
non è così facile affrontare la quotidianità mortale dietro le
sbarre quando sei stato lì da una "breve" eternità. E se
si riesca a reggersi in piedi tutto questo percorso, lo è anche, va
sottolineato, grazie a queste varie iniziative di solidarietà che
avete sviluppato ovunque in questi decenni ...
Compagni,
è inimmaginabile poter affrontare per anni la politica
d’annientamento cui sono sottoposti i rivoluzionari detenuti, senza
la mobilitazione della solidarietà assunta soprattutto sul terreno
della lotta anticapitalista/antimperialista. È proprio sul terreno
di questa lotta che si può e si deve fornire il sostegno più
significativo ai nostri compagni prigionieri. Sempre insieme, nella
diversità dell'espressione della solidarietà, che si può e si deve
far progredire la mobilitazione, assumendo sempre più il terreno
della lotta effettivamente in corso.
È
certamente all'interno della dinamica generale della lotta attuale
che ogni iniziativa di solidarietà consente ai compagni detenuti di
trascendere le loro condizioni detentive e far parte effettivamente
del movimento come rivoluzionari che operano nelle condizioni
speciali che sono loro.
Al
mio fianco, qui, i valorosi compagni baschi continuano a resistere e
da tanti anni. L'adeguamento delle pene e la "sospensione della
pena per motivi medici" vengono loro sistematicamente rifiutati.
In appello, è stata da poco respinta la richiesta di libertà
condizionale presentata dal compagno Xistor, dopo oltre 30 anni di
prigionia! Papon ha approfittato della sospensione della pena per
motivi medici. Al contrario, il compagno Ibon Fernandez è ancora in
prigione nonostante il suo stato di salute e l'opinione di diversi
medici esperti ...
Certamente
compagni, non occorre soffermarsi a lungo sui vari cavilli giudiziari
per spiegare il rifiuto di liberare un particolare prigioniero; è
sempre a livello delle autorità politiche che si decide il luogo e
il peso del rituale giudiziario, il momento in cui si tratta di
prigionieri politici.
Senza
cullarmi con dolci illusioni, Compagni per quanto riguarda la mia
situazione, c'è ancora "molto" da fare per avviare un
risultato favorevole. Come sapete, non basta che lo Stato del Libano
"esiga" o piuttosto "richieda" la mia
liberazione, occorre ancora che il rapporto di forza realmente
esistente possa far capire ai rappresentanti dell'imperialismo
francese che la mia detenzione comincia a pesare più delle possibili
minacce inerenti la mia liberazione. È solo in questo caso che
l'ordine della mia espulsione in Libano non troverà più
opposizione. Ecco perché, cari/e amici/amiche e compagni/e, la
solidarietà più appropriata che si possa dare a qualsiasi
prigioniero rivoluzionario è quella che si sviluppa sempre di più
sul terreno della lotta contro il sistema di sfruttamento e dominio.
Cari/e
amici/amiche e compagni/e, la componente principale della borghesia
araba, in particolare quella dell'Arabia e del Golfo, si è
costantemente schierata nel campo del nemico sionista, sotto la guida
dell'imperialismo. La causa palestinese attraversa un momento molto
difficile. Le masse popolari palestinesi pagano quotidianamente
un pesante tributo di sangue e privazioni di ogni tipo.
Non
possiamo essere indifferenti alle masse popolari palestinesi e ai
combattenti della Resistenza che s’oppongono coraggiosamente alla
barbarie della soldataglia sionista e alle orde di coloni, in
condizioni particolarmente complicate.
Non
possiamo essere indifferenti ai luoghi dei nostri compagni comunisti
e dei nostri compagni curdi che affrontano il regime fascista di
Erdogan ...
Naturalmente
le masse popolari palestinesi e le loro avanguardie combattenti
prigioniere possono contare più che mai sulla vostra solidarietà
attiva.
Che
mille iniziative di solidarietà fioriscano a favore della Palestina
e della sua promettente Resistenza!
Solidarietà,
ogni solidarietà a coloro che resistono nelle carceri sioniste e
nelle celle d’isolamento in Marocco, Turchia, Grecia, Filippine e
altrove nel mondo!
Solidarietà,
ogni solidarietà verso i proletari in lotta!
Onore
ai martiri e alle masse popolari in lotta!
Abbasso
l'imperialismo e i suoi cani da guardia sionisti e altri reazionari
arabi!
Il
capitalismo è nient’altro che barbarie, onore a tutti/e coloro che
s’oppongono, nella diversità delle loro espressioni!
Compagni
insieme, e solo insieme vinceremo!
A
tutti voi, compagni/e e amici/amiche, i miei più calorosi saluti
rivoluzionari.
Il
vostro compagno Georges Abdallah
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