In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera – che la pubblica lunedì venti ottobre – Matteo Salvini dichiara conclusa l’esperienza del così detto centrodestra, che da ora in poi sarà sostituito da una accozzaglia chiamata Coalizione degli Italiani.
Lo fa dopo essere stato galvanizzato dalla manifestazione di piazza San Giovanni a Roma tenutasi il sabato precedente: ci domandiamo cosa abbia da gioire, visto che si è trattato di una parata piuttosto ridicola, in un luogo rimasto praticamente vuoto, come dimostra il fatto che non esistono fotografie a campo largo della adunata.
La novità più importante risiede nel fatto che il Truce, cambiando la denominazione dell’alleanza, allarga il campo della destra radicale sino a potervi inserire le formazioni apertamente fasciste che
erano presenti qualche giorno fa al suo fianco, e che obiettivamente non ci azzeccano nulla con un ipotetico centro.
Secondo l’ex ministro degli Affari Interni, il nuovo accrocchio sarà formato, oltre che dalla destra radicale “storica” – Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord Padania, Unione dei Democratici Cristiani e di Centro – da «diverse novità, da Toti ad altre formazioni dell’area laica, liberale e socialista».
Pertanto si uniranno alla compagnia formazioni come Cambiamo con Toti, Partito Repubblicano Italiano, Partito Liberale Italiano, Nuovo Psi; se questo è vero, ci domandiamo dove siano le novità: forse Salvini soffre di amnesie, ma tutte queste realtà da tempo fanno parte del raggruppamento.
Se invece si prende alla lettera la dichiarazione dell’ex vicepresidente del Consiglio dei ministri – che noi estraiamo dal sito di Askanews di lunedì ventuno ottobre – si deve dedurre che l’allargamento della coalizione non può che essere a destra, verso personaggi della così detta ultra destra.
Se è così, ha proprio ragione il Delinquente di Arcore a sbraitare al pericolo per la democrazia, solo che sbaglia clamorosamente il bersaglio delle sue invettive: non è affatto la “sinistra” a creare possibili grattacapi ai difensori del “governo del popolo”, bensì i suoi alleati della destra eversiva.
Bosio (Al), 23 ottobre 2019
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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