Siamo
le lavoratrici e i lavoratori che da mesi si stanno mobilitando per
difendere il loro posto di lavoro e la dignità delle loro famiglie.
Siamo napoletane e napoletani che lottano per mantenere l’occupazione a
Napoli, contro la desertificazione industriale e le crisi che da oltre
10 anni ci stanno massacrando. Siamo donne e uomini preoccupati per
l’aumento della povertà, della disoccupazione, che causano emigrazione,
criminalità, peggioramento dei servizi e della qualità della vita.
Chiediamo
una mano a tutti i nostri concittadini e al resto del Paese. È venuto
il momento di reagire! La nostra vertenza può essere risolta, se ci
aiutate a far sentire la nostra voce.Il caso della Whirlpool è l’ennesimo caso di multinazionale che prende i soldi e scappa, lasciando per strada 420 lavoratori più 600 dell’indotto. Da un anno il colosso statunitense minaccia la chiusura dello stabilimento di Napoli: nell’ottobre scorso il Governo 5 Stelle/Lega affermò di aver risolto il problema grazie a un ulteriore incentivo all’azienda di 17 milioni di euro. Ciononostante, pochi mesi dopo Whirlpool confermò la chiusura.
In questi mesi ci siamo mobilitati con tutte le nostre energie: scioperi, presidi, cortei fino a
Roma, blocchi autostradali. Abbiamo visto ridotta la nostra paga, abbiamo fatto i salti mortali per non far mancare nulla ai nostri figli.
Whirlpool oggi dichiara che cesserà l’attività produttiva dal 1° novembre, nonostante i profitti milionari che continua a fare grazie al nostro lavoro. L’attuale governo 5 Stelle/PD si profonde in roboanti dichiarazioni, mentre va ai tavoli con l’azienda senza alcuna proposta alternativa. È venuto il momento di passare dalle parole ai fatti e di garantire il futuro occupazionale e produttivo dello stabilimento di Via Argine!
Noi non abbiamo intenzione di assistere in silenzio alla nostra morte; non vogliamo veder chiudere una delle residue realtà produttive del nostro Sud. Non vogliamo che i nostri figli siano costretti a emigrare o a rubare perché qui altro lavoro non c’è.
Pensiamo che lo Stato abbia il dovere, le risorse e gli strumenti per risolvere questo problema. Se la Whirlpool non ha intenzione di continuare la produzione, lo Stato deve intervenire direttamente, ponendo l’azienda sotto il controllo pubblico, garantendo la piena occupazione e ragionando, con le maestranze e col territorio, sulla prosecuzione delle attività. La nostra realtà produttiva è all’avanguardia e noi siamo in grado di assicurare la produzione anche senza la Whirlpool, in una compagnia pubblica italiana.
La soluzione della nostra crisi è possibile, dipende solo dalla volontà politica. Per questo facciamo appello alla cittadinanza tutta, alle istituzioni locali, alle associazioni, ai giornalisti, alle donne e uomini di spettacolo, agli intellettuali e a a gli enti territoriali, affinché facciano arrivare in alto la nostra voce e sostengano con azioni concrete di solidarietà la nostra lotta.
Inoltre stiamo raccogliendo fondi per la Cassa di Resistenza che in questo momento costituisce uno strumento indispensabile di sopravvivenza per 420 lavoratori che, in sciopero permanente, non sanno più come sostenere l’affitto e le spese basilari per il sostentamento delle famiglie.
Per parlare di tutto questo promuoviamo il prossimo 25 Ottobre alle ore 17, nella sala Italia del Castel dell’Ovo, la prima iniziativa pubblica della nostra campagna NAPOLI NON MOLLA.
Dimostreremo alla Whirlpool e al Governo che le operaie e gli operai non sono soli, che il popolo napoletano è con loro, pronto a combattere per il futuro dello stabilimento, del Meridione e del nostro paese.
Campagna “Napoli Non Molla”
(prime firme)
Luigi De Magistris – sindaco di Napoli
Rosalia Porcaro – attrice
Sandro Ruotolo – giornalista
il consiglio di fabbrica della RSU della Whirlpool di Napoli
delegazioni di operai della PASEL (indotto Whirlpool)
delegazioni di operai della DELBAN (indotto Whirlpool)
delegazioni di operai della SCAME MEDITERRANEA (indotto Whirlpool)
delegazioni di operai della SVARA (indotto Whirlpool)
Collettivo Cobas Lavoro Privato della Whirlpool di Siena
Don Franco Esposito (cappellano del carcere di Poggioreale)
Viola Carofalo (portavoce di Potere al Popolo!)
Giorgio Cremaschi (portavoce di Potere al Popolo!)
Alessandro Arienzo (docente di filosofia politica alla Federico II)
Giuseppe Aragno (storico)
Paolo Maddalena, ex giudice della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Maurizio Donato, docente di Economia all’Università di Teramo
Francesco Schettino, docente di Economia Politica presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
Rosaria Galiero, consigliera del Comune di Napoli
Carmela Nappo – lavoratrice Whirlpool e attrice
Rosalia Porcaro – attrice
Alessandro Siani – attore
Luisa Esposito – attrice
Floriana De Martino- attrice
Daniela Ioia – attrice
Rosario Minervini – attore
Alessandro Bolide – attore
Giuseppe Laurato – attore
Rosaria Miele – attrice
Mario Martone – regista
Banda POPolare dell’Emilia Rossa – gruppo musicale
La redazione di Contropiano
Per sottoscrivere l’appello delle lavoratrici e dei lavoratori Whirlpool
Scrivete alla mail: napoli.non.molla@gmail.com
Aiutateci a diffondere la voce della Napoli che lotta!
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