giovedì 24 ottobre 2019

pc 24 ottobre - ALCUNE NOTE SULL'ASSEMBLEA NAZIONALE DI NUDM A NAPOLI - dal blog femminismorivoluzionario


La denuncia della non “discontinuità” delle politiche di questo governo dal precedente c’è, ma la volontà di risposta è ancora insufficiente e le forme di mobilitazione, di scontro verso i Palazzi – anche per la manifestazione del 23 - sono marginali. E soprattutto non si denuncia la continuazione del fascio-populismo, razzismo, sessismo, ma semplicemente il fatto che questo governo “non sia all’altezza delle questioni strutturali e radicali che noi poniamo”.

Va meglio sulla questione della denuncia, mobilitazione contro femminicidi, violenze sessuali verso Tribunali, sedi di giornali, iniziative nei quartieri dove sono avvenuti femminicidi, sull’autonomia su questo dagli avvicendamenti di forze di governo. Ma resta nell’ombra, al massimo enunciata ma non resa piano di lotta, la politica del governo, Stato sull’attacco/peggioramento della condizione delle lavoratrici, delle migranti, sul peggioramento dei servizi sociali, caro-vita, natalità, ecc. E soprattutto le lotte delle donne proletarie, delle lavoratrici migranti (che pur ci sono) non hanno spazio, non esistono nell’”agenda” di mobilitazione.
Vedremo cosa significa nella pratica di mobilitazione passare – come viene scritto nel comunicato finale - dalla “marea” alla “rivolta”, “non vogliamo più difenderci... siamo pronte ad attaccare, e ad alzare il livello di rivendicazione e di conflitto”. L’Mfpr, come sempre, è pronta ad appoggiare e unirsi a tutto ciò che va nel senso giusto e in cui forme e contenuti/obiettivi siano corrispondenti ad elevare la lotta contro Stato, governi, sistema del capitale, uomini che odiano le donne (in primis Salvini e le sue bestie), ma smascherando le illusioni della piccola borghesia di poter in questo modo
“rompere e distruggere gli argini del patriarcato”, e che usa un linguaggio estremista ma per rivendicare alla fine solo riforme (oggi sempre più impossibili e devianti).
Si è accentuata nella filosofia generale e nello spazio agli interventi la questione trans LGTBQIPA+, Noi che siamo d'accordo con tutte le denunce, a mobilitarci contro ogni discriminazione di genere, non vogliamo, però, che via via questa accentuazione metta in ombra la centralità della battaglia delle donne, femminista (senza altri aggettivi).
Più interventi questa volta hanno messo l’accento sulla denuncia del sessismo nei movimenti, ma questo ancora non porta ad una lotta aperta nei movimenti ma piuttosto a rivendicare un’autonomia dalle realtà antagoniste (che, per fortuna, il più delle volte non si concretizza nel separarsi dalle realtà importanti di lotta).

Sulla questione internazionale non si parla mai di imperialismo (per quanto riguarda il capitalismo si parla sempre di neoliberismo, cioè di una politica del sistema del capitale non del capitalismo in sè), all’antimperialismo si sostituisce l’’anticolonialismo (una sorta di “imperialismo buono”).
Sulla questione Curda-Rojava si è espressa in vari interventi una forte solidarietà, importante il corteo che c'è stato al termine del 1° giorno, ed è prevista la partecipazione alla manifestazione nazionale del 1° novembre.
C'è da dire che nel comunicato finale si coglie ciò che va in sintonia con la propria visione della lotta non violenta (vedi come è stato interpretato il termine curdo Tolhildan” (vendetta) nel comunicato dell’assemblea).

L'Mfpr di Taranto ha denunciato le condizioni di sfruttamento e oppressione delle lavoratrici - a Taranto vivono con salari miseri, in particolare le lavoratrici delle pulizie che lottano per aumento delle ore, attualmente fanno 1,50 ore al giorno. Sulla condizione delle migranti ha parlato del nostro intervento alla Felandina e delle condizioni inumane in cui sono costrette a vivere. Quindi ha parlato della lotta che deve partire dalle lavoratrici, una lotta che non solo il genere ma é la classe che fa la differenza, le donne proletarie subiscono sfruttamento, discriminazioni salariali, sono le prime a essere ricacciate in casa. In questo sistema capitalista sono le prime che non hanno accesso a diritti fondamentali come l'aborto mentre quelle che hanno i soldi se lo possono pagare.
Contro la strage del femminicidio ha detto che bisogna andare nei tribunali per sostenere le donne vittime di violenze, far sentire la nostra voce il nostro dissenso senza paura.
Ha denunciato che questo governo verso le lavoratrici, tutte le donne, le migranti non si discosta dal precedente, il decreto sicurezza c'è ancora e l'attacco fascio patriarcale ai nostri diritti continua, anche per questo governo le donne devono soprattutto fare figli.

Nell'assemblea l'Mfpr ha iniziato a diffondere il 1° Quaderno degli Atti del seminario estivo teorico. Per il 23 novembre sarà pronto il quaderno completo degli atti e ne faremo un'ampia diffusione nella manifestazione.
MFPR

Nessun commento:

Posta un commento