martedì 22 ottobre 2019

pc 22 ottobre - Ancora sullo sciopero del 25 ottobre - Si.Cobas e Adl Cobas


Come Si Cobas e Adl Cobas abbiamo proclamato per il 25 ottobre assieme ad altre sigle sindacali una giornata di sciopero generale e manifestazioni ...
OBIETTIVI GENERALI:
  1. DEMOCRAZIA SINDACALE. La triplice sindacale, assieme al governo sta cercando di blindare ancora di più la rappresentanza dei lavoratori ad esclusivo appannaggio di Cgil, Cisl e Uil. La battaglia sul rinnovo del contratto ci dovrà portare ad avere un peso fondamentale nella stesura del CCNL che vada oltre gli accordi nazionali che già abbiamo siglato con Fedex/TNt, BRT, GLS, SDA. Evidente quindi che fin d’ora, a partire dallo sciopero del 25 ottobre, la questione della rappresentanza va posta con molta determinazione;
  2. AUMENTI SALARIALI E FISCO. In virtù anche dei forti incrementi salariali che abbiamo ottenuto con le lotte nel mondo della logistica, a fianco della rivendicazione di forti aumenti salariali, va posta con forza la necessità di ridurre pesantemente la parte di contribuzione e tassazione a carico dei lavoratori, proprio perché la realtà è che un aumento di salario oltre un certo imponibile, oggi si tradurrebbe in una perdita secca di netto in busta paga a seguito di perdita del “Bonus Renzi”, della riduzione delle detrazioni e degli assegni familiari, oltre che con l’aumento dell’ISEE, un conseguente aumento di eventuali rette per asili, o addirittura perdita del requisito per abitare in una casa ERP.
Sempre nell’ottica che abbiamo avuto nella conquista degli accordi nazionali con Fedit, continuando sulla strada di voler stravolgere gli attuali CCNL, vogliamo cancellare la limitazione degli scatti di anzianità a 5 e fare in modo che per quei lavoratori che hanno una anzianità superiore ai 10 anni continuino gli scatti di anzianità, andando anche al recupero del pregresso.
  1. LAVORO NOTTURNO E RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO. Nella consapevolezza che il lavoro notturno fa male e che andrebbe sempre di più ridimensionato, in ogni caso non possiamo accettare che venga retribuito meno del lavoro straordinario. Addirittura quando il lavoro notturno viene compreso in turni avvicendati la maggiorazione si limita al 15 %. Va portato pertanto, a prescindere dal fatto che sia o meno in turni avvicendati, almeno al 35 %. Ma pensiamo anche che, in linea con quanto abbiamo già ottenuto negli accordi “Fedit”, laddove abbiamo aggiunto altri due giorni di permessi retribuiti portandoli da 9 a 11, sia necessario insistere sulla linea, in netta controtendenza rispetto agli accordi dei confederali, di trovare nuove modalità di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
  2. SALUTE E SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO. E’ necessario prestare il massimo dell’attenzione alle questioni legate alla sicurezza e alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori. In tanti anni che organizziamo lotte nel settore della logistica, ci siamo resi conto di quante siano le patologie che sono intervenute a moltissimi lavoratori. Patologie che non comportano direttamente gravi invalidità ( per le quali abbiamo già una assicurazione che risarcisce in modo dignitoso lavoratori che hanno una invalidità superiore al 26 %, dovuta ad infortunio sul lavoro o a malattia professionale) ma che rendono il lavoratore inadatto a svolgere determinate mansioni e che gli rendono sempre più difficile la permanenza sul posto di lavoro. Pertanto, oltre a fare in modo che vengano nominati in tutti i magazzini gli RLS in grado di intervenire con competenza per prevenire infortuni e malattie professionali, si tratta di creare delle condizioni che favoriscano degli “scivoli” incentivati per tutti quei lavoratori che vantano una certa anzianità di servizio affiancata anche a più o meno gravi forme di limitazioni dell’operatività di magazzino.
  3. PERSONALE VIAGGIANTE. Va ripresa in mano tutta la situazione del personale viaggiante puntando a considerare il lavoro degli autisti e dei drivers alla stregua del personale non viaggiante. In particolare il concetto che il tempo di impegno deve essere considerato come tempo di lavoro ed il lavoro notturno deve essere considerato tale, con le relative maggiorazioni.

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