Ieri è continuata la mobilitazione, iniziata lunedì, con un ulteriore presidio all’esterno dello stabilimento a cui hanno partecipato anche i lavoratori che stanno lavorando per portare la loro solidarietà per il ritorno immediato al lavoro dentro la Montello delle 17 operaie dopo la loro esclusione illegittima dall'ultimo cambio appalto di fine settembre, come ritorsione
alla loro rivendicazione di essere pagare otto ore se lavorano otto ore.
alla loro rivendicazione di essere pagare otto ore se lavorano otto ore.
Queste operaie giustamente rivendicano che le 8 ore di lavoro devono essere pagate 8 ore, un riconoscimento di un diritto contrattuale della 1/2 ora di pausa come orario di lavoro a fronte del pagamento di 7.30 in busta paga.
La causa ora in tribunale prosegue, ma nell'ultima udienza del 18 ottobre la Montello tramite i suoi legali ha messo in discussione gli effettivi periodi in cui le ricorrenti hanno lavorato presso l'appalto della Montello e quindi il loro effettivo lavoro di oltre 10 anni: Un'offesa per tutte le lavoratrici.
La causa ora in tribunale prosegue, ma nell'ultima udienza del 18 ottobre la Montello tramite i suoi legali ha messo in discussione gli effettivi periodi in cui le ricorrenti hanno lavorato presso l'appalto della Montello e quindi il loro effettivo lavoro di oltre 10 anni: Un'offesa per tutte le lavoratrici.
E' bene ricordare che queste operaie sono in attesa della sentenza per il ricorso di urgenza ex 700 contro l'esclusione, presentato al tribunale di Bergamo, processo che si è tenuto l'11.10.2018 e che la Cgil non ha speso una parola per difendere il loro accordo che hanno firmato in cui tutte le lavoratrici dovevano passare alla nuova cooperativa.
La mobilitazione prosegue nella giornata di mobilitazione nazionale di venerdì 26 ottobre dove al centro del corteo di Bergamo ci saranno le 17 coraggiose operaie della Montello che devono rientrare subito al lavoro.
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