Energia: Elia (Tap Italia), gasdotto transadriatico cruciale per sicurezza dell’intera Europa
Roma, 22 ott 18:19 - (Agenzia Nova) - Il
progetto per il gasdotto transadriatico (Tap) è cruciale per i rapporti
bilaterali tra Italia e Albania, e per la sicurezza energetica
dell’intera Europa. È quanto dichiarato da Michele Elia, country manager
di Tap Italia, durante l’evento “Italia e Albania: in Cammino Verso
l’Europa”, organizzato presso la Società Geografica Italiana a Roma nel
quadro della IX edizione del Festival della Diplomazia. “Il progetto non
rappresenta solo la costruzione di un’infrastruttura importantissima a
livello europeo, ma anche un’opportunità per consolidare ulteriormente i
rapporti bilaterali non solo dal punto di vista politico ed economico,
ma anche umano”, ha dichiarato Elia, sottolineando gli importanti
benefici di cui godranno tutti i villaggi che si
trovano lungo il corridoio di 200 chilometri (quasi ultimato per le sezioni di Grecia e Albania) che va dalla frontiera ellenica alle coste albanesi.
Il country manager del progetto ha poi reiterato l’importanza del gasdotto per l’autosufficienza energetica di tutti i paesi coinvolti, e per l’innesco di un processo di sviluppo sostenibile nella regione balcanica. “L’infrastruttura porterà in Italia fino a 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno nelle sue fasi iniziali, e la joint venture costituita tra Snam e Albgaz contribuirà sensibilmente allo sviluppo del settore e della sicurezza energetica albanese”, ha aggiunto Elia, ricordando anche quanto sia importante per l’Italia ridurre la dipendenza (dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico) dalla Federazione Russa, a fronte soprattutto di una serie di contratti in scadenza per circa 30 miliardi di metri cubi di gas (poco meno del 50 per cento del fabbisogno annuale italiano). “Puntiamo ad ultimare la realizzazione del progetto entro il 2020, grazie anche all'importante sostegno di Atene e Tirana”, ha concluso il dirigente del progetto.
Il Tap è l’ultimo tratto del Corridoio meridionale del gas che trasporterà le forniture del giacimento azerbaigiano di Shah Deniz in Europa. Il Tap i collegherà al Tanap al confine turco-greco e attraverso Grecia, Albania e il Mare Adriatico arriverà nelle coste pugliesi. Gli azionisti del Tap sono: Bp (20 per cento), Socar (20 per cento), Snam (20 per cento), Fluxys (19 per cento), Enagas (16 per cento) e Axpo (5 per cento). Il Tap sarà lungo 878 chilometri di cui 550 in Grecia; 215 in Albania; 105 nel Mare Adriatico; e 8 in Italia. L’Igb è un gasdotto che consentirà alla Bulgaria di ricevere le forniture di gas dell’Azerbaigian. L’Igb, infatti, sarà collegato al Tap. La capacità iniziale dell’Igb sarà di 3 miliardi di metri cubi di gas l’anno. Il costo stimato dell’interconnettore è di circa 240 milioni di euro. Lo Iap, invece, è un progetto che coinvolge diversi paesi balcanici – Albania, Montenegro, Bosnia-Erzegovina e Croazia – e prevede il collegamento delle rispettive reti di distribuzione del gas. L’infrastruttura energetica sarà collegata al Tap. La capacità del gasdotto si aggirerà intorno ai 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. (Res)
trovano lungo il corridoio di 200 chilometri (quasi ultimato per le sezioni di Grecia e Albania) che va dalla frontiera ellenica alle coste albanesi.
Il country manager del progetto ha poi reiterato l’importanza del gasdotto per l’autosufficienza energetica di tutti i paesi coinvolti, e per l’innesco di un processo di sviluppo sostenibile nella regione balcanica. “L’infrastruttura porterà in Italia fino a 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno nelle sue fasi iniziali, e la joint venture costituita tra Snam e Albgaz contribuirà sensibilmente allo sviluppo del settore e della sicurezza energetica albanese”, ha aggiunto Elia, ricordando anche quanto sia importante per l’Italia ridurre la dipendenza (dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico) dalla Federazione Russa, a fronte soprattutto di una serie di contratti in scadenza per circa 30 miliardi di metri cubi di gas (poco meno del 50 per cento del fabbisogno annuale italiano). “Puntiamo ad ultimare la realizzazione del progetto entro il 2020, grazie anche all'importante sostegno di Atene e Tirana”, ha concluso il dirigente del progetto.
Il Tap è l’ultimo tratto del Corridoio meridionale del gas che trasporterà le forniture del giacimento azerbaigiano di Shah Deniz in Europa. Il Tap i collegherà al Tanap al confine turco-greco e attraverso Grecia, Albania e il Mare Adriatico arriverà nelle coste pugliesi. Gli azionisti del Tap sono: Bp (20 per cento), Socar (20 per cento), Snam (20 per cento), Fluxys (19 per cento), Enagas (16 per cento) e Axpo (5 per cento). Il Tap sarà lungo 878 chilometri di cui 550 in Grecia; 215 in Albania; 105 nel Mare Adriatico; e 8 in Italia. L’Igb è un gasdotto che consentirà alla Bulgaria di ricevere le forniture di gas dell’Azerbaigian. L’Igb, infatti, sarà collegato al Tap. La capacità iniziale dell’Igb sarà di 3 miliardi di metri cubi di gas l’anno. Il costo stimato dell’interconnettore è di circa 240 milioni di euro. Lo Iap, invece, è un progetto che coinvolge diversi paesi balcanici – Albania, Montenegro, Bosnia-Erzegovina e Croazia – e prevede il collegamento delle rispettive reti di distribuzione del gas. L’infrastruttura energetica sarà collegata al Tap. La capacità del gasdotto si aggirerà intorno ai 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. (Res)
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