martedì 23 ottobre 2018

pc 23 ottobre - LA FORZA DELLA CAROVANA DELLE POPOLAZIONI DEL CENTROAMERICA CREA GROSSI PROBLEMI ALL'IMPERIALISMO USA DI TRUMP

(dalla stampa) - La carovana dei migranti diretta verso gli Stati uniti non ha nessuna intenzione di fermarsi: dopo aver sfondato i cancelli e le reti di divisione alla frontiera tra Guatemala e Messico, e resistito a due tentativi di contenimento da parte della polizia messicana, con tanto di lancio di gas lacrimogeni, i migranti hanno deciso, tutti insieme, di riprendere il cammino, giungendo domenica a Tapachula, in Chiapas.
ERANO IN 1.600 al momento della partenza da San Pedro Sula il 13 ottobre e ora sono 7500: in maggioranza honduregni, ma anche salvadoregni e guatemaltechi, tutti decisi a sfidare la fame, la stanchezza, la repressione, ma anche le politiche dei rispettivi governi e gli avvertimenti sempre più minacciosi di un infuriato Trump. «Ho allertato la guardia di frontiera
e l’esercito che questa è una emergenza nazionale. Le leggi devono cambiare». Donald Trump scaglia minacce e vuole trasformare la carovana in un simbolo della sua battaglia per proteggere le frontiere, mobilitando così la base repubblicana in vista del voto di Midterm. 
...la carovana, ha evidenziato su La Jornada il sociologo Carlos Soledad, «rappresenta una speranza nuova. Si tratta di una migrazione organizzata collettivamente, in piena luce del giorno... In tal modo, si supera la strategia della migrazione individuale e disorganizzata, divenuta impraticabile di fronte al rischio di violenze».
...Lungo il percorso le autorità della polizia federale e l’Istituto di migrazione avevano messo a loro disposizione degli autobus che li avrebbero trasferiti in un centro di accoglienza, ma, poiché avrebbero dovuto anche sottoporsi a controlli migratori, hanno declinato l’offerta.
Trump ne ha approfittato per mettere sotto accusa anche i democratici per non aver votato insieme ai repubblicani la modifica «delle nostre patetiche leggi sull'immigrazione». Per ora, inoltre, niente fondi per il muro col Messico, una delle principali promesse del tycoon. Naturale quindi che Trump tenti di usare la carta della carovana per rilanciare la sua offensiva contro l'immigrazione illegale, anche a costo di rispolverare la separazione dei bambini dai genitori come deterrente...

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