Torino, tornano in libertà il leader di Askatasuna e altri 14 antagonisti: revocati i domiciliari per gli scontri del 1° Maggio
Bonadonna potrà partecipare al festival "Alta felicità", da domani a domenica, di cui è direttore artistico.Sono stati revocati gli arresti domiciliari per Andrea Bonadonna, il leader del centro sociale torinese Askatasuna: lo ha deciso il Tribunale del riesame di Torino che ha disposto per lui solo l'obbligo di firma quotidiano. Bonadonna era stato colpito dal provvedimento restrittivo nell'ambito dell'inchiesta sugli scontri con le forze dell'ordine avvenuti nel centro di Torino durante il corteo del Primo Maggio 2017. L'obbligo di firma permetterà a Bonadonna di occuparsi della rassegna musicale e culturale Alta Felicità, in programma questa settimana in Valle di Susa, di cui è direttore artistico.
La decisione del tribunale del Riesame è arrivata oggi e riguarda 15 antagonisti. I nove provvedimenti di arresti domiciliari sono stati trasformati in obblighi di firma quotidiani. Confermati, invece, gli altri sei obblighi di firma, previsti tre volte alla settimana. Ieri, nel corso dell'udienza, il pm Antonio Rinaudo aveva lasciato l'aula in polemica con gli avvocati difensori, i quali avevano contestato la ricostruzione dei fatti operata dalla polizia. Per rafforzare i loro argomenti, gli avvocati si erano avvalsi di un filmato realizzato da un giornalista freelance e delle dichiarazioni di due esponenti del Movimento 5 Stelle, la consigliera regionale Francesca Frediani e la consigliera comunale Maura Paoli.
Nessun commento:
Posta un commento