giovedì 26 luglio 2018

pc 26 luglio - NO TAV = NO MOVIMENTO 5 STELLE

Nei mesi scorsi, appena l’esecutivo gialloverde vide la luce, i pentastellati andavano sbandierando il “contratto di governo” con la Lega Nord rappresentandolo come una loro grande vittoria sulla “casta”.
Man mano che il tempo passa è sempre più chiaro, a tutti coloro che vogliono vedere, e non sono ottenebrati dalla propaganda sparsa a piene mani, che il Movimento 5 Stelle farebbe qualunque cosa pur di rimanere nella “stanza dei bottoni”.
Emblematica è la questione delle linee ferroviarie ad alta velocità/alta capacità, da sempre cavallo di battaglia dei grillini, a parole assolutamente contrari alla devastazione ambientale e della salute della popolazione.
Subito, i seguaci di Giuseppe Piero Grillo hanno deviato dalle loro posizioni, passando da un assoluto e definitivo NO ad un molto più concilinante “valuteremo caso per caso”, che suona tanto come l’ennesimo sbracamento di fronte ai leghisti.
Così, ecco il trenta maggio il movimento No Tav-Terzo Valico genovese rompere la collaborazione con i rappresentanti istituzionali del Movimento 5 Stelle, nel corso di una infuocata assemblea tenuta alla Claque di via san Donato 9.
Ora tocca al ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli,  mettersi contro il movimento No Tav valsusino, sostenendo che «la Tav va migliorata, ma non si può più fermare», raccogliendo così le pernacchie di una valle alla quale è difficile, se non impossibile, raccontare storie da molto tempo: penosa e ridicola è poi la successiva marcia indietro, dettata da puro e semplice opportunismo.
Si ha sempre di più l’impressione che, se al termine di questa legislatura sarà permesso agli italiani di tornare a votare, il Movimento 5 Stelle subirà la giusta punizione per aver promesso di “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno” per poi agire da semplici servi dei potenti di sempre.
Bosio (Al), 26 luglio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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