A
Isola Capo Rizzuto, Crotone, in quella che molti si divertono a
chiamare Calafrica, bagnini e bagnanti soccorrono 56 migranti. Curdi,
siriani. Prendono i pedalò e li vanno a recuperare in acqua.
Portati gli 11 bambini, i 39 uomini e le 6 donne a riva, aprono le
mitologiche borse del cibo, ne tirano fuori acqua, succhi di frutta.
Danno da bere agli assetati. Prendono il cibo, lo spezzano e danno da mangiare agli affamati.
Intanto Salvini blatera di crocifissi.
C'è un'Italia bella, solidale, che non si gira dall'altra parte, come quella dei pescatori di Lampedusa.
Un'Italia che bisognerebbe raccontare in lungo e in largo, perché è anche così che ci si educa collettivamente. Mettere sotto la luce dei riflettori questi atti di umanità e solidarietà che le leggi di questo paese e i vari Minniti e Salvini hanno messo nel mirino da un po'.
Questa è in un'Italia che esiste eccome.
Bisogna farla venire alla luce, darle orgoglio di sé, saper vedere in essa il seme del futuro.
Grazie a queste donne e a questi uomini. Non hanno salvato "solo" 56 migranti. Nella semplicità del loro gesto hanno salvato i nostri orizzonti.
Intanto Salvini blatera di crocifissi.
C'è un'Italia bella, solidale, che non si gira dall'altra parte, come quella dei pescatori di Lampedusa.
Un'Italia che bisognerebbe raccontare in lungo e in largo, perché è anche così che ci si educa collettivamente. Mettere sotto la luce dei riflettori questi atti di umanità e solidarietà che le leggi di questo paese e i vari Minniti e Salvini hanno messo nel mirino da un po'.
Questa è in un'Italia che esiste eccome.
Bisogna farla venire alla luce, darle orgoglio di sé, saper vedere in essa il seme del futuro.
Grazie a queste donne e a questi uomini. Non hanno salvato "solo" 56 migranti. Nella semplicità del loro gesto hanno salvato i nostri orizzonti.
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