Sciopero al Bristol, cameriere in lotta: “Stanze da pulire con tempi ridotti”
La manager dell’azienda che ha in appalto il servizio attacca le lavoratrici: “Sono delle serpi”. Il sindacato: “Lettere di richiamo a chi non ce la fa”
Lo sciopero ieri mattina in via XX Settembre, davanti all’Hotel Bristol dove lavorano ogni giorno. «Il tempo per pulire una stanza è diminuito da 30 a 22 minuti, non vogliamo lavorare a cottimo», urlano al megafono le cameriere dell’albergo. Nella struttura a quattro stelle, la direzione casca dalle nuvole. «Non sappiamo per cosa protestano». L’azienda che dal primo aprile si occupa delle pulizie, la veneta Stay Over, rigetta ogni accusa. «Le cameriere erano abituate a lavorare poco», si infervora il direttore generale Flavia Dal Col. «Se non gli vanno bene i nuovi orari, possono cercarsi un altro lavoro».
A far chiasso con megafono e bandiere 14 delle 16 lavoratrici della Stay Over insieme ai sindacati che le rappresentano, Uiltucs e Si Cobas. La protesta sindacale riguarda la novità introdotta dal primo giugno: le stanze di dimensioni standard dovranno essere pulite più velocemente. In una settimana, in più occasioni, le cameriere non sono riuscite a terminare nel turno di lavoro le camere assegnate. «Un tempo sarebbe stata pagata un’ora di straordinario, ora invece sono arrivate diverse lettere di richiamo da parte dell’azienda», si lamenta Martino Puppo, coordinatore provinciale di SI Cobas. «Non solo: due lavoratrici sono state sospese».
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