in
piazza per Soumaila Sacko
e
contro il razzismo di stato !
La
piena subordinazione al dominio del profitto e il razzismo sono, già
dai primi momenti, la caratteristica dei primi vagiti del neonato
governo Lega/Cinquestelle.
Una
prima feroce rappresentazione del futuro che attende le classe
subordinate e, in particolare, la componente immigrata la si è avuta
domenica scorsa quando Soumaila Sacko veniva giustiziato a fucilate
mentre raccoglieva delle lamiere da una fabbrica abbandonata.
Materiale di fortuna per un riparo più sicuro, per ridurre il
rischio di perdere la vita o i propri documenti negli incendi che
flagellano le baracche dei numerosi “ghetti” in cui vivono i
braccianti sfruttati in maniera disumana nella campagne italiane.
Una
fotografia dello schiavismo moderno e delle miserabili condizioni di
vita e di lavoro, subordinate al potere criminale del caporalato e
delle locali organizzazioni criminali, ma diretta conseguenza
dell’organizzazione capitalistica e delle dinamiche di
massimizzazione del profitto che per realizzarsi deve ridurre i costi
in primis del lavoro.
Queste
sono le condizioni materiali di vita e di lavoro di tanti proletari
immigrati descritte poche ore prima l’omicidio di Soumila Sacko da
Salvini come se fossero una “pacchia”.
Parole infami che
continuano a soffiare sul fuoco dell'insicurezza sociale interpretato
al massimo livello dal nuovo ministro dell’interno che sulla
pelle di migliaia di uomini e donne immigrati vuole costruire
consenso alle politiche iperliberiste, populiste e punitive del
governo del “cambiamento”.
Questo
tragico assassinio colpisce ancora una volta, dopo la tentata strage
di Macerata, un immigrato e, in particolare, un
proletario che aveva preso coscienza della condizione di
sfruttamento e che lottava per il miglioramento delle condizioni di
vita delle migliaia di uomini e donne che lavorano nei campi con
salari da fame.
Vogliamo
quindi denunciare con forza che il suo assassinio è il prodotto
dello sfruttamento di classe e della campagna di odio e razzismo che,
speculando sulle paure e l'insicurezza sociale causata da condizioni
di vita e di lavoro sempre più precarie, indica nello "straniero"
il nemico da combattere.
Oggi
invece è il momento della solidarietà con chi fugge da guerre
fomentate dagli interessi geopolitici delle potenze imperialiste e i
loro alleati locali.
Della
solidarietà per chi fugge da discriminazioni etniche o religiose.
Della
solidarietà con chi scappa dalla fame da territori investiti dalle
carestie per il riscaldamento globale provocato dallo sfruttamento
della terra e dalla voracità dell’ imperialismo.
Della
solidarietà di classe con chi viene sfruttato senza alcun diritto o
garanzia.
Per Soumaila Sacko ! Contro
il razzismo di stato !
Invitiamo
tutte e tutti a partecipare Sabato
9 al CORTEO
con
concentramento ore 15 in Via Palestro a
Milano
I compagni e le
compagne del Csa Vittoria
info@csavittoria.org
– www.csavittoria.org
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