Foodora, i ciclisti tornano a scioperare: "Vogliamo uno stipendio minimo"
Hanno fermato le bici in uno dei turni più proficui, il sabato sera. Chiedono anche il bonus pioggia
Nuovo sciopero dei fattorini di Foodora a Torino. Ad annunciarlo sono gli attivisti di Deliverance Project, il collettivo di ciclisti che da tempo porta avanti le lotte per i diritti di questi lavoratori, che in un comunicato diffuso su social network spiegano le motivazioni della protesta: “Una settimana fa è stata mandata una lettera negli uffici di Foodora di Milano e Torino con alcune richieste per migliorare le condizioni di lavoro – spiegano nel comunicato - Non è arrivata alcuna risposta, il fleet
manager torinese Francesco Ghio non si è nemmeno degnato di ricevere i riders che volevano spiegare i problemi del lavoro”.
Per questo hanno scelto di lanciare la protesta in uno dei turni di lavoro più proficui, quello del sabato sera. “Una parte della flotta ha deciso di scioperare. Un'altra parte di lavoratori solidali ha deciso di swappare (cioè rifiutare sull'app dove vengono fatti gli ordini) e non effettuare il turno” raccontano ancora gli attivisti che hanno dato appuntamento a tutti in piazza Carlo Alberto, punto di ritrovo delle proteste di questi mesi.
Tra le richieste presentate c'è quella di avere un numero minimo di ore di lavoro, 15, la settimana che “garantiscano uno stipendio minimo”. Non solo: “Vogliamo almeno 7 euro l'ora in caso di una sola consegna o zero consegne fatte in quel giorno – scrivono nella lettera – Un bonus pioggia da 15 euro per ogni volta che lavoriamo con precipitazioni, che si tenga conto nel calcolo del percorso delle deviazioni che il rider deve fare per evitare rischi e pericoli”. Queste richieste, su cui l'azienda non ha risposto, sono contenute in una lettera dove si denunciano le precarie condizioni di lavoro e gli ultimi episodi di cronaca che hanno visto coinvolti fattorini in bicicletta nelle grandi città.
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