mercoledì 6 giugno 2018

pc 6 giugno - Ivrea antifascista

Contro i fascisti con tutti i mezzi - anche quelli legali. Ugualmente piovono le lamentele sulla presenza in città di forze politiche che partecipano ormai alle elezioni a livello nazionale e locale, essendo state da tempo “sdoganate” da certa informazione.

E’ utile fare un po’ di chiarezza: la Costituzione vieta nella XII disposizione transitoria e finale la riorganizzazione del partito fascista. Tale norma ha carattere permanente e valore giuridico pari a quello delle altre norme della Costituzione, anche se alcuni le attribuiscono valore puramente formale. Il secondo comma, contenente limitazioni temporanee all’elettorato attivo e passivo per i gerarchi fascisti, ha invece carattere transitorio. Infatti, se «È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, in deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.»
La legge 20 giugno 1952, n. 645 (cosiddetta legge Scelba) in materia di apologia del fascismo, sanziona «chiunque fa propaganda per la costituzione di una associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista, e chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche».

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