E’ stato arrestato un candidato alle elezioni locali di Cerro Maggiore in provincia di Milano. Si tratta di Massimo Mandelli, 59 anni, militante e candidato nella lista Casapound Italia – Noi per Cerro Maggiore e Cantalupo.
A riferirlo è l’Ansa secondo cui la Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone per traffico di sostanze stupefacenti: 15 persone sono state
arrestate, di cui due sono state raggiunte dal provvedimento in carcere perché già detenute; quattro sono all’estero e altre tre sono al momento ricercate. Massimo Mandelli è stato implicato nella vicenda nella veste di capo stewart dell’Inter, e tra gli arrestati c’è anche Luca Lucci, capo ultras del Milan.
L’operazione antidroga in realtà era iniziata il 3 maggio con il nome “The Hole” (il buco). Erano stati sequestrati 305 chili di stupefacenti ed effettuati 23 arresti. La base degli incontri per la gestione degli affari di droga tra i vari trafficanti era il centro estetico «Beauty Center» di Cerro Maggiore, nel Milanese, finito sotto sequestro nel corso delle indagini.
I “bravi ragazzi” di Casa Pound (questa la versione piuttosto indulgente che da anni ne danno le Questure e le relazioni dei servizi segreti, ndr) hanno così commentato la vicenda: “Ribadiamo che CasaPound Italia è da sempre contraria a ogni uso di droghe, senza distinzione di ‘peso’ o ‘leggerezza’, e a maggior ragione ne combatte il traffico e lo spaccio che alimentano il circuito criminale e rovinano la vita di persone e famiglie”. “Ferma restando la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio – scrive CasaPound in una versione insolitamente garantista-, ci auguriamo che Massimo Mandelli possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.
Su profilo facebook della lista, Mandelli si presentava così: “Sono un papà di 59 anni e lavoro come agente di commercio. Dopo anni di lontananza dalla vita politica, ho deciso di scendere in campo per proporre e attuare un cambiamento che aspettiamo da troppo tempo. Il mio motto: ama il tuo sogno seppur ti tormenta”. Come al solito “né rossi né neri ma liberi pensieri”. Ma poi dietro il doppiopetto viene fuori sempre dell’altro.
Per saperne di più sulle strettissime connessioni tra gruppi neofascisti e spaccio di droga vedi anche: Le piste dei narcofascisti
A riferirlo è l’Ansa secondo cui la Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 22 persone per traffico di sostanze stupefacenti: 15 persone sono state
arrestate, di cui due sono state raggiunte dal provvedimento in carcere perché già detenute; quattro sono all’estero e altre tre sono al momento ricercate. Massimo Mandelli è stato implicato nella vicenda nella veste di capo stewart dell’Inter, e tra gli arrestati c’è anche Luca Lucci, capo ultras del Milan.
L’operazione antidroga in realtà era iniziata il 3 maggio con il nome “The Hole” (il buco). Erano stati sequestrati 305 chili di stupefacenti ed effettuati 23 arresti. La base degli incontri per la gestione degli affari di droga tra i vari trafficanti era il centro estetico «Beauty Center» di Cerro Maggiore, nel Milanese, finito sotto sequestro nel corso delle indagini.
I “bravi ragazzi” di Casa Pound (questa la versione piuttosto indulgente che da anni ne danno le Questure e le relazioni dei servizi segreti, ndr) hanno così commentato la vicenda: “Ribadiamo che CasaPound Italia è da sempre contraria a ogni uso di droghe, senza distinzione di ‘peso’ o ‘leggerezza’, e a maggior ragione ne combatte il traffico e lo spaccio che alimentano il circuito criminale e rovinano la vita di persone e famiglie”. “Ferma restando la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio – scrive CasaPound in una versione insolitamente garantista-, ci auguriamo che Massimo Mandelli possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.
Su profilo facebook della lista, Mandelli si presentava così: “Sono un papà di 59 anni e lavoro come agente di commercio. Dopo anni di lontananza dalla vita politica, ho deciso di scendere in campo per proporre e attuare un cambiamento che aspettiamo da troppo tempo. Il mio motto: ama il tuo sogno seppur ti tormenta”. Come al solito “né rossi né neri ma liberi pensieri”. Ma poi dietro il doppiopetto viene fuori sempre dell’altro.
Per saperne di più sulle strettissime connessioni tra gruppi neofascisti e spaccio di droga vedi anche: Le piste dei narcofascisti
contropiano
Nessun commento:
Posta un commento