pc 30 novembre - Ignobili azioni vigliacche dei naziskin nel Veneto e a Como - E' il governo, è Minniti che ne devono rispondere!
Il moderno fascismo che avanza va fermato con la forza
Migranti, così ritorna il fascismo: blitz dei naziskin contro i volontari di Como.
Un'irruzione in pieno stile squadrista, ma con una pacatezza inquietante. Fermi, in piedi. Il cranio rasato, i bomber scuri. E un volantino. Letto a mo' di "proclama" per dire "basta invasione", stop ai migranti e a chi li accoglie. Il blitz fascista e razzista - di cui "Repubblica" mostra il video (diffuso in rete da Baobab Experience) - è andato in scena l'altra sera a Como. Gli autori sono una quindicina di naziskin del Veneto Fronte Skinhead, Che cosa è successo. In una sala al primo piano del Chiostrino di Santa Eufemia era in corso una riunione di Como Senza Frontiere, una rete che unisce decine di associazioni a sostegno dei migranti. Migranti il cui flusso, da un paio d'anni, sta interessando Como (passa di qui una delle rotte dei profughi verso la Svizzera). Sono le 21.15 quando il gruppo di militanti neofascisti irrompe nei locali del Chiostrino. Il "portavoce" legge un volantino delirante in cui si parla di "sostituzione" del popolo europeo con dei "non popoli", e che dà contro a chi offre aiuti e assistenza ai migranti: i "soloni dell'immigrazionismo a ogni costo". "Per tutti voi figli di una patria che non amate più...", scandisce il capo del gruppo, mentre gli altri militanti sono disposti a semicerchio intorno al tavolo dove siedono gli attivisti di Como Senza Frontiere. Lo stupore di chi partecipa alla riunione, e la forza pacifica con la quale i presenti decidono di non reagire alla provocazione, è disarmante. ... è evidente che i rappresentanti delle associazioni pro-migranti sono anche spaventati. La scena dura pochi minuti. Dopo la lettura del proclama, il capo del gruppo di Vfs si rivolge così ai padroni di casa: "Ora potete riprendere a discutere di come rovinare la nostra patria e la nostra città". I naziskin a quel punto abbandonano la sala. "Nessun rispetto per voi", dice una delle teste rasate. Il blitz dei neofascisti veneti - hanno sede a Lonigo, in provincia di Vicenza - segue le iniziative di due anni fa, sempre a opera loro e sempre a Como e in altre città: sagome di migranti dipinte a terra di fronte alle sedi della Caritas. Dura la condanna dell'Anpi nazionale. "E' intollerabile - dichiara la presidente Carla Nespolo - che un gruppo di chiara ispirazione neofascista interrompa una pacifica riunione per declamare uno sproloquio razzista. Questo ennesimo e vergognoso episodio, come anche la vicenda del corso di formazione per avvocati a Verona presentato dal presidente di un'associazione che si richiama al nazismo, impone una reazione politico-istituzionale immediata e strutturale. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell'Interno"
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