Contestata la ministra Fedeli. Scontri tra studenti e polizia a Pisa
E'
iniziata presto la giornata di protesta per la visita della ministra
dell'istruzione Fedeli e del presidente della repubblica Mattarella alla
scuola superiore Sant'Anna.
Una cinquantina di studenti del vicino liceo artistico Russoli dalle 7.30 hanno bloccato con un picchetto l'accesso della loro scuola per poi dirigersi, insieme agli studenti e alle studentesse universitarie, verso l'università d'eccellenza blindata da decine di blindati di polizia e carabinieri.
Una cinquantina di studenti del vicino liceo artistico Russoli dalle 7.30 hanno bloccato con un picchetto l'accesso della loro scuola per poi dirigersi, insieme agli studenti e alle studentesse universitarie, verso l'università d'eccellenza blindata da decine di blindati di polizia e carabinieri.
Gli studenti medi,
motivati dalla recente manifestazione della scorsa settimana in cui
bloccarono il
fast-food Mc Donald contro l'alternanza scuola-lavoro promosso proprio dalla ministra Fedeli, hanno provato più volte ad aggirare i blocchi della celere per raggiungerla.
Tutti i vari
tentativi di oltrepassare la polizia, che puntualmente ha iniziato a
manganellare i giovani giunti a contestarla, sono avvenuti intorno a
piazza Santa Caterina in diverse strade parallele. Senza farsi
intimorire, gli studenti a più riprese hanno cercato di passare e
nonostante le minacce delle forze dell'ordine nessuno dei presenti si è
tirato indietro.fast-food Mc Donald contro l'alternanza scuola-lavoro promosso proprio dalla ministra Fedeli, hanno provato più volte ad aggirare i blocchi della celere per raggiungerla.
La voglia di
gridare in faccia ai responsabili del loro sfruttamento è stata più
forte delle botte date della polizia. Dopo le ripetute cariche, gli
studenti hanno fatto ritorno al liceo artistico dove, dentro al cortile,
hanno fatto scendere dalle aule chi non aveva partecipato al corteo e
dall'inizio della ricreazione, si sono riunti in assemblea rilanciando
sulle lotte nella propria scuola.
In
piazza anche i precari della ricerca del CNR di Pisa, in lotta da mesi
per essere stabilizzati attraverso erogazione di fondi specifici tramite
la legge di stabilità. Il presidente Mattarella però non li ha ricevuti
e quindi continueranno a mobilitarsi ancora.
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