articolo di Brescia Today
ripreso da operaicontroI dati presentati dall’Ats sul mesotelioma, il cancro che uccide e che è in maggior parte è provocato dall’esposizione all’amianto: quasi 800 casi in 20 anni a Brescia, 3000 ogni anno in Italia.
L’amianto a Brescia continua a mietere. Il killer è il mesotelioma, una neoplasia che origina dal mesotelio, lo strato di cellule che riveste le cavità sierose del corpo: pleura, peritoneo, pericardio, cavità vaginale e testicoli.
A Brescia e provincia sono quasi 800 i casi mortali accertati: 791 per la precisione, dal 1996 al 2015. La quasi totalità dei casi attualmente rilevati di tumore si riferisce al mesotelioma pleurico, collegato all’esposizione alle fibre aerodisperse dell’amianto, o absesto. La sua latenza temporale è molto elevata, anche se poi uccide rapidamente (entro uno o due anni): ci vogliono dai 15 ai 45 anni per rilevarne i sintomi. Quando ormai spesso è troppo tardi.
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