Mentre gli agenti della polizia penitenziaria si lamentano solo delle aggressioni che ricevono e non delle condizioni impossibili dei giovani detenuti!
Tre giovani detenuti del carcere minorile "Ferrante
Aporti" di Torino, due tunisini e un russo, sono rimasti ustionati questa sera
in un incendio scoppiato all'interno della struttura. A provocarlo, secondo i
primi accertamenti, sarebbero stati alcuni reclusi che, per motivi ancora da
chiarire, hanno dato fuoco a un materasso e ad alcune suppellettili e sono stati
poi fermati dagli agenti della Polizia
penitenziaria. Due dei giovani sono stati trasportati al Cto, entrambi in codice rosso: le preoccupazioni maggiori sono per le vie respiratorie. Le condizioni del terzo, un tunisino, non destano preoccupazioni.
Solo due settimane fa due agenti carcerari sono stati picchiati da un recluso, tanto da spingere il sindacato Fns Cisl Piemonte a lanciare l'allarme: "Al Ferrante Aporti di Torino ormai è un massacro: ogni fine settimana l'interno del carcere sembra un campo di battaglia con feriti e contusi. Qualche settimana fa abbiamo denunciato l'aggressione di un collega con un oggetto contundente e una prognosi di 20 giorni, mentre domenica 12 novembre un altro agente ha ricevuto una gomitata in pieno volto e dovrà assentarsi anche lui dal lavoro per almeno venti giorni, sempre a seguito di un'aggressione e sempre da parte di un detenuto maggiorenne di nazionalità egiziana, che come al solito pretendeva di non rientrare più in cella dopo aver effettuato le attività.
penitenziaria. Due dei giovani sono stati trasportati al Cto, entrambi in codice rosso: le preoccupazioni maggiori sono per le vie respiratorie. Le condizioni del terzo, un tunisino, non destano preoccupazioni.
Solo due settimane fa due agenti carcerari sono stati picchiati da un recluso, tanto da spingere il sindacato Fns Cisl Piemonte a lanciare l'allarme: "Al Ferrante Aporti di Torino ormai è un massacro: ogni fine settimana l'interno del carcere sembra un campo di battaglia con feriti e contusi. Qualche settimana fa abbiamo denunciato l'aggressione di un collega con un oggetto contundente e una prognosi di 20 giorni, mentre domenica 12 novembre un altro agente ha ricevuto una gomitata in pieno volto e dovrà assentarsi anche lui dal lavoro per almeno venti giorni, sempre a seguito di un'aggressione e sempre da parte di un detenuto maggiorenne di nazionalità egiziana, che come al solito pretendeva di non rientrare più in cella dopo aver effettuato le attività.
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