Attacco al diritto di sciopero in finanziaria.
Presentazione di due emendamenti da parte del senatore Maurizio Sacconi tesi a impedire l’esercizio del diritto costituzionale di sciopero.
Sacconi utilizza all’ultimo momento l’escamotage degli
emendamenti alla legge di bilancio per imporre per la prima volta nella
storia italiana l’obbligo per i lavoratori di comunicare al proprio
datore di lavoro l’adesione a uno sciopero con 7 giorni di preavviso. Un
vero e proprio colpo di coda che non solo tocca la libera scelta dei
singoli lavoratori ma permetterà pure alle controparti di adottare tutte
le contromisure utili per smontare e quindi impedire la riuscita della
sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Tutto questo affonda le radici nell’insopportabile linciaggio mediatico che ha riguardato scioperi nei trasporti regolarmente indetti, da Alitalia al Trasporto Pubblico Locale, dalle assemblee sindacali regolarmente convocate alle decine e decine di lavoratori degli appalti ATAC che non ricevono lo stipendio da parecchi mesi. Una costruzione mediatica fortemente ideologica dentro la quale convivono palesi falsità, strumentalizzazioni e criminalizzazioni assemblate ad arte sulla pelle dei lavoratori, utilizzati come pedine in scontri politici che nascondono diversi obiettivi.
Tutto questo affonda le radici nell’insopportabile linciaggio mediatico che ha riguardato scioperi nei trasporti regolarmente indetti, da Alitalia al Trasporto Pubblico Locale, dalle assemblee sindacali regolarmente convocate alle decine e decine di lavoratori degli appalti ATAC che non ricevono lo stipendio da parecchi mesi. Una costruzione mediatica fortemente ideologica dentro la quale convivono palesi falsità, strumentalizzazioni e criminalizzazioni assemblate ad arte sulla pelle dei lavoratori, utilizzati come pedine in scontri politici che nascondono diversi obiettivi.
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