Bufera su Stefano Buzzi (FdI) in
vista dell’anniversario del 22 agosto quando i partigiani furono fucilati nel
poligono locale. L’Anpi: il Comune si dissoci
«Commemorare le vittime del nazifascismo è
anacronistico». Una settimana prima che Lodi si fermi per ricordare il 73mo
anniversario dei «Martiri del Poligono», l’uscita pubblica sul quotidiano
locale dell’assessore Stefano Buzzi ha provocato un terremoto fra mondo
politico e rappresentanti dell’Associazione partigiani che ora chiedono una
smentita al sindaco Sara Casanova o la testa del suo assessore. La
commemorazione dei Martiri del Poligono — la più grave strage nazifascista
avvenuta in città — è in programma il 22 agosto e in quell’occasione, come ogni
anno, Comune e Anpi saranno l’uno di fianco all’altra per perpetuare la memoria
di cinque giovani partigiani fucilati dai militi del Gnr per rappresaglia a un
attentato. I cinque, appartenenti al gruppo Falco Rosso della 174ma brigata
«Garibaldi», furono arrestati durante i rastrellamenti delle milizie fasciste
seguiti all’attentato a un gerarca locale e al commissario prefettizio.
Imprigionati, interrogati e torturati, vennero fucilati all’esterno del Tiro a
Segno Nazionale il 22 agosto 1944. NON DIMENTICARE. MAI!
"Nazifascismo, la memoria non si cancella: 139 stragi con circa 23mila vittime. Una mappa per ricordare".
SANT’ANNA DI STAZZEMA
All'inizio dell'agosto 1944 Sant'Anna di Stazzema era
stata qualificata dal comando tedesco come "zona bianca", ossia una località
adatta ad accogliere sfollati: per questo la popolazione, in quell'estate,
aveva superato le mille unità. Inoltre, sempre in quei giorni, i partigiani
avevano abbandonato la zona senza aver svolto operazioni militari di
particolare entità contro i tedeschi. Nonostante ciò, all'alba del 12 agosto
1944, tre reparti di SS salirono a Sant'Anna, mentre un quarto chiudeva ogni
via di fuga a valle sopra il paese di Valdicastello. Alle sette il paese era
circondato. Quando le SS giunsero a Sant'Anna, accompagnati da fascisti
collaborazionisti che fecero da guide[10], gli uomini del paese si rifugiarono
nei boschi per non essere deportati, mentre donne, vecchi e bambini, sicuri che
nulla sarebbe capitato loro in quanto civili inermi, restarono nelle loro case.
In poco più di mezza giornata vennero uccisi centinaia di civili di cui solo
350 poterono essere in seguito identificate; tra le vittime 65 erano bambini
minori di 10 anni di età. Dai documenti tedeschi peraltro non è facile
ricostruire con precisione gli eventi: in data 12 agosto 1944, il comando della
14ª Armata tedesca comunicò l'effettuazione con pieno successo di una
"operazione contro le bande" da parte di reparti della 16.
SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS nella "zona 183", dove si
trova il territorio del comune di S. Anna di Stazzema; l'ufficio informazioni
del comando tedesco affermò che nell'operazione 270 "banditi" erano
stati uccisi, 68 presi prigionieri e 208 "uomini sospetti" assegnati
al lavoro coatto. Una successiva comunicazione dello stesso ufficio in data 13
agosto precisò che "altri 353 civili sospettati di connivenza con le
bande" erano stati catturati, di cui 209 trasferiti nel campo di raccolta
di Lucca. I nazistifascisti rastrellarono i civili, li chiusero nelle stalle o
nelle cucine delle case, li uccisero con colpi di mitra, bombe a mano, colpi di
rivoltella e altre modalità di stampo terroristico. La vittima più giovane,
Anna Pardini, aveva solo 20 giorni(23 luglio-12 agosto 1944). Gravemente
ferita, la rinvenne agonizzante la sorella maggiore Cesira (Medaglia d’Oro al
Merito Civile) miracolosamente superstite, tra le braccia della madre ormai
morta. Morì pochi giorni dopo nell'ospedale di Valdicastello. Infine, incendi
appiccati a più riprese causarono ulteriori danni a cose e persone. Non si
trattò di rappresaglia (ovvero di un crimine compiuto in risposta a una
determinata azione del nemico): come è emerso dalle indagini della procura
militare di La Spezia, infatti, si trattò di un atto terroristico premeditato e
curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione,
soggiogandola grazie al terrore. L'obiettivo era quello di distruggere il paese
e sterminare la popolazione per rompere ogni collegamento fra i civili e le
formazioni partigiane presenti nella zona. La ricostruzione degli avvenimenti,
l'attribuzione delle responsabilità e le motivazioni che hanno originato
l'Eccidio sono state possibili grazie al processo svoltosi al Tribunale
militare della Spezia, conclusosi nel 2005 con la condanna all'ergastolo per
dieci SS colpevoli del massacro; sentenza confermata in Appello nel 2006 e
ratificata in Cassazione nel 2007. Nella prima fase processuale si è svolto,
grazie al pubblico ministero Marco de Paolis, un imponente lavoro
investigativo, cui sono seguite le testimonianze in aula di superstiti, di
periti storici e persino di due SS appartenute al battaglione che massacrò
centinaia di persone a Sant'Anna. Fondamentale, nel 1994, anche la scoperta
avvenuta a Roma, negli scantinati di Palazzo Cesi-Gaddi, di un armadio chiuso e
girato con le ante verso il muro, ribattezzato poi armadio della Vergogna,
poiché nascondeva da oltre 40 anni documenti che sarebbero risultati
fondamentali ai fini di una ricerca della verità storica e giudiziaria sulle
stragi nazifasciste in Italia nel secondo dopoguerra. Prima dell'eccidio di
Sant'Anna di Stazzema, nel giugno dello stesso anno, SS tedesche, affiancate da
reparti della X MAS, massacrarono 72 persone a Forno. Il 19 agosto, varcate le
Apuane, le SS si spinsero nel comune di Fivizzano (Massa Carrara), seminando la
morte fra le popolazioni inermi dei villaggi di Valla, Bardine e Vinca,nel
comune di Fivizzano . Nel giro di cinque giorni uccisero oltre 340 persone,
mitragliate, impiccate, financo bruciate con i lanciafiamme. Nella prima metà
di settembre, con il massacro di 33 civili a Pioppetti di Montemagno, in comune
di Camaiore (Lucca), i reparti delle SS portarono avanti la loro opera nella
provincia di Massa Carrara. Sul fiume Frigido furono fucilati 108 detenuti del
campo di concentramento di Mezzano (Lucca), mentre a Bergiola i nazisti fecero
72 vittime.
MARZABOTTO
Dopo l'eccidio di Sant'Anna di Stazzema avvenuta il 12
agosto 1944, gli eccidi nazisti contro i civili sembravano essersi
momentaneamente fermati. Ma il feldmaresciallo Albert Kesselring aveva scoperto
che a Marzabotto agiva con successo la brigata Stella Rossa e voleva dare un
duro colpo a questa organizzazione e ai civili che l'appoggiavano. Già in
precedenza Marzabotto aveva subito delle rappresaglie, ma mai così gravi come
quella dell'autunno 1944. Capo dell'operazione fu nominato il maggiore Walter
Reder, comandante del 16º battaglione esplorante corazzato
(Panzeraufklärungsabteilung) della 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer
SS, sospettato a suo tempo di essere uno tra gli assassini del cancelliere
austriaco Engelbert Dollfuss. La mattina del 29 settembre, prima di muovere
all'attacco dei partigiani, quattro reparti delle truppe naziste, comprendenti
sia SS che soldati della Wehrmacht, accerchiarono e rastrellarono una vasta
area di territorio compresa tra le valli del Setta e del Reno, utilizzando
anche armamenti pesanti. «Quindi – ricorda lo scrittore bolognese Federico
Zardi – dalle frazioni di Pànico, di Vado, di Quercia, di Grizzana, di Pioppe
di Salvaro e della periferia del capoluogo le truppe si mossero all'assalto
delle abitazioni, delle cascine, delle scuole», e fecero terra bruciata di
tutto e di tutti. Nella frazione di Casaglia di Monte Sole la popolazione
atterrita si rifugiò nella chiesa di Santa Maria Assunta, raccogliendosi in
preghiera. Irruppero i tedeschi, uccidendo con una raffica di mitragliatrice il
sacerdote, don Ubaldo Marchioni, e tre anziani. Le altre persone, raccolte nel
cimitero, furono mitragliate: 197 vittime, di 29 famiglie diverse tra le quali
52 bambini. Fu l'inizio della strage: ogni località, ogni frazione, ogni
casolare fu setacciato dai soldati nazisti e non fu risparmiato nessuno. La
violenza dell'eccidio fu inusitata: alla fine dell'inverno fu ritrovato sotto la
neve il corpo decapitato del parroco Giovanni Fornasini. Fra il 29 settembre e
il 5 ottobre 1944, dopo sei giorni di violenze, il numero delle vittime civili
si presentava spaventoso: circa 770 morti. Le voci che immediatamente
cominciarono a circolare relative all'eccidio furono negate dalle autorità
fasciste della zona e dalla stampa locale (Il Resto del Carlino), indicandole
come diffamatorie; solo dopo la Liberazione lentamente cominciò a delinearsi
l'entità del massacro.
Elenco degli
eccidi e delle stragi riconosciute (da Wikipedia)
A
Strage di
Acerra
Eccidi dell'alto Reno
B
Eccidi dell'alto Reno
B
Eccidio di
Barletta
Strage della Benedicta
Eccidio di Bergiola Foscalina
Eccidio della Bettola
Strage della valle del Biois
Massacro di Biscari
Bombardamenti di Foggia del 1943
Eccidio di Borga
Strage di Borgo Ticino
Eccidio di Boves
Eccidio di Braccano
Bus de la Lum
C
Strage della Benedicta
Eccidio di Bergiola Foscalina
Eccidio della Bettola
Strage della valle del Biois
Massacro di Biscari
Bombardamenti di Foggia del 1943
Eccidio di Borga
Strage di Borgo Ticino
Eccidio di Boves
Eccidio di Braccano
Bus de la Lum
C
Eccidio di
Cadè
Strage di Caluso
Strage di Campagnola
Strage del palazzo Comunale di Campi Bisenzio
Strage di Canicattì
Eccidio di Capistrello
Strage di Castello
Strage di Castiglione
Strage di Cavriglia
Eccidio del Colle del Lys
Eccidio di Cravasco
Strage di Cumiana
E
Strage di Caluso
Strage di Campagnola
Strage del palazzo Comunale di Campi Bisenzio
Strage di Canicattì
Eccidio di Capistrello
Strage di Castello
Strage di Castiglione
Strage di Cavriglia
Eccidio del Colle del Lys
Eccidio di Cravasco
Strage di Cumiana
E
Eccidi di
San Ruffillo
Eccidio di Santa Giustina in Colle
Eccidio de La Storta
Eccidio dei conti Manzoni
Eccidio dei XV Martiri di Madonna della Pace
Eccidio del Castello dell'Imperatore
Eccidio del Ponte dell'Industria
Eccidio del pozzo Becca
Eccidio dell'Aldriga
Eccidio della caserma Mignone
Eccidio della famiglia Arduino
Eccidio delle Fosse Reatine
Eccidio di Argelato
Eccidio di Bari
Eccidio di Cadibona
Eccidio di Caffè del Doro
Eccidio di Cavazzoli
Eccidio di Cibeno
Eccidio di Civitella
Eccidio di Codevigo
Eccidio di Crespino sul Lamone
Eccidio di Gardena
Eccidio di Guardistallo
Eccidio di Maiano Lavacchio
Eccidio di Malga Bala
Eccidio di Massignano
Eccidio di Monte Manfrei
Eccidio di Monte Sant'Angelo
Eccidio di Pessano
Eccidio di Piavola
Eccidio di Pietralata
Eccidio di Portofino
Eccidio di Pratolungo
Eccidio di San Michele della Fossa
Eccidio di San Piero a Ponti
Eccidio di Schio
Eccidio di Trivellini
Eccidio di Valdagno
Eccidio di Vallarega
Eccidio di Vattaro
Eccidio di via Aldrovandi
Eccidio di Malga Zonta
F
Eccidio di Santa Giustina in Colle
Eccidio de La Storta
Eccidio dei conti Manzoni
Eccidio dei XV Martiri di Madonna della Pace
Eccidio del Castello dell'Imperatore
Eccidio del Ponte dell'Industria
Eccidio del pozzo Becca
Eccidio dell'Aldriga
Eccidio della caserma Mignone
Eccidio della famiglia Arduino
Eccidio delle Fosse Reatine
Eccidio di Argelato
Eccidio di Bari
Eccidio di Cadibona
Eccidio di Caffè del Doro
Eccidio di Cavazzoli
Eccidio di Cibeno
Eccidio di Civitella
Eccidio di Codevigo
Eccidio di Crespino sul Lamone
Eccidio di Gardena
Eccidio di Guardistallo
Eccidio di Maiano Lavacchio
Eccidio di Malga Bala
Eccidio di Massignano
Eccidio di Monte Manfrei
Eccidio di Monte Sant'Angelo
Eccidio di Pessano
Eccidio di Piavola
Eccidio di Pietralata
Eccidio di Portofino
Eccidio di Pratolungo
Eccidio di San Michele della Fossa
Eccidio di San Piero a Ponti
Eccidio di Schio
Eccidio di Trivellini
Eccidio di Valdagno
Eccidio di Vallarega
Eccidio di Vattaro
Eccidio di via Aldrovandi
Eccidio di Malga Zonta
F
Strage di
Falzano
Eccidio dell'aeroporto di Forlì
Strage di Forno
Strage delle Fosse del Frigido
Eccidio di Fragheto
G
Eccidio dell'aeroporto di Forlì
Strage di Forno
Strage delle Fosse del Frigido
Eccidio di Fragheto
G
Bombardamento
di Grosseto
Strage di Grugliasco e Collegno
L
Strage di Grugliasco e Collegno
L
Eccidio di
Salussola
Strage di Lasa
Strage di Leonessa
M
Strage di Lasa
Strage di Leonessa
M
Martiri di
Fiesole
Martiri ottobrini
Strage di Marzabotto
Strage di Matera
Strage della cartiera di Mignagola
Strage della Missione Strassera
Strage di Monchio, Susano e Costrignano
Eccidio di Montalto
Eccidio di Montemaggio
N
Martiri ottobrini
Strage di Marzabotto
Strage di Matera
Strage della cartiera di Mignagola
Strage della Missione Strassera
Strage di Monchio, Susano e Costrignano
Eccidio di Montalto
Eccidio di Montemaggio
N
Eccidio di
Nola
O
O
Operazione
Ginny
Operazione Piave
Operazione Wallenstein
P
Operazione Piave
Operazione Wallenstein
P
Eccidio di
Procchio
Eccidio del Padule di Fucecchio
Strage di Pedescala
Strage di Penetola
Eccidio del Pian del Lot
Eccidio di piazza Tasso
Strage di Piazzale Loreto
Eccidio di Pietransieri
Eccidio di Ponte Cantone
Eccidio del ponte di Ruffio
Strage della Portela
R
Eccidio del Padule di Fucecchio
Strage di Pedescala
Strage di Penetola
Eccidio del Pian del Lot
Eccidio di piazza Tasso
Strage di Piazzale Loreto
Eccidio di Pietransieri
Eccidio di Ponte Cantone
Eccidio del ponte di Ruffio
Strage della Portela
R
Rastrellamenti
di Villa d'Ogna
Eccidio della Righetta
Strage di Rionero in Vulture
Eccidio della Romagna
Eccidio di Ronchidoso
Strage di Rovetta
S
Eccidio della Righetta
Strage di Rionero in Vulture
Eccidio della Romagna
Eccidio di Ronchidoso
Strage di Rovetta
S
Eccidio di
San Giacomo Roncole
Strage di San Polo
Eccidio di Sant'Anna di Stazzema
Eccidio di Scalvaia
Strage del collegino di Sesto Fiorentino
Strage di Solcio di Lesa
Eccidio di Soragna
Eccidio di Spino d'Adda
Strage del Duomo di San Miniato
Strage del pane
Strage della caserma di Anghiari
Strage della corriera fantasma
Strage della famiglia Einstein
Strage di Barbania
Strage di Corrubbio
Strage di Costa d'Oneglia
Strage di Gorla
Strage di Oderzo
Strage di San Benedetto del Tronto
Stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme
T
Strage di San Polo
Eccidio di Sant'Anna di Stazzema
Eccidio di Scalvaia
Strage del collegino di Sesto Fiorentino
Strage di Solcio di Lesa
Eccidio di Soragna
Eccidio di Spino d'Adda
Strage del Duomo di San Miniato
Strage del pane
Strage della caserma di Anghiari
Strage della corriera fantasma
Strage della famiglia Einstein
Strage di Barbania
Strage di Corrubbio
Strage di Costa d'Oneglia
Strage di Gorla
Strage di Oderzo
Strage di San Benedetto del Tronto
Stragi di Ziano, Stramentizzo e Molina di Fiemme
T
Eccidio di
Tavolicci
Eccidio di Testico
Eccidio del Torrazzo
Strage di Treschè Conca
Triangolo della morte (Emilia)
Strage del Turchino
U
Eccidio di Testico
Eccidio del Torrazzo
Strage di Treschè Conca
Triangolo della morte (Emilia)
Strage del Turchino
U
Strage di
Serra Partucci
V
V
Eccidio di
Valdobbiadene
Eccidio di Vercallo
Eccidio dell'ospedale psichiatrico di Vercelli
Eccidio di Vinca
Eccidio di Vercallo
Eccidio dell'ospedale psichiatrico di Vercelli
Eccidio di Vinca
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